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Si rafforza l’asse Caracas-Teheran

Passa per il riconoscimento del diritto al nucleare l’ennesimo giuramento di amicizia tra il Venezuela e l’Iran. Ieri il presidente Hugo Chavez è arrivato a Teheran per una visita di due giorni dopo quella in Siria, altro regime del famigerato «asse del male». Il presidente caudillo, incontrando il suo omologo iraniano Mahmoud Ahmadinejad, ha segnato la sua settima visita nella Repubblica islamica da quando, nel 2005, Ahmadinejad ne è diventato presidente avviando una politica di stretta cooperazione con i Paesi dell’America latina che si oppongono agli Stati Uniti. Proprio il presidente venezuelano, mentre era ancora in corso lo spoglio dei voti delle elezioni del 12 giugno, era stato il primo capo di Stato straniero a congratularsi con Ahmadinejad, affermando che la sua era la vittoria di tutti coloro che si oppongono alla «arroganza globale» e denunciando la mano della Cia nelle proteste di Teheran. Chavez arriva nella capitale iraniana nell’ambito di un tour che lo ha portato finora in Libia, Algeria e Siria e che poi lo vedrà proseguire per la Bielorussia e la Russia.

«Fornire assistenza alle nazioni oppresse e rivoluzionarie ed espandere il fronte anti-imperialista sono le due missioni cruciali di Iran e Venezuela», ha detto Ahmadinejad, sottolineando che i due Paesi hanno «interessi, amici e nemici comuni».

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