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Si salva solo Perrotta

CURCI 5. Rischia grosso nell’uscita su Martins che San Siro vorrebbe veder punita col rigore. Cerca il pallone non l’uomo. Mihajlovic lo stronca, lui mette del suo.
PANUCCI 6. Ha il suo daffare a tenere a bada gli incursori nerazzurri appostati sulla fascia sinistra. Uno di quei casi in cui se la cava con il mestiere. Vecchia gloria.
MEXES 6. Bada ad ostacolare il gioco di Cruz e Martins: è un poco più reattivo del Ferrari che ha crocefisso la Roma all’andata. Non mancano comunque gli affanni.
CHIVU 5,5. Parte centrale poi si sposta sulla fascia per tenere a bada il facile infilarsi interista. Si propone in avanti quasi facesse le prove generali per altra destinazione.
Dal 35’ st FERRARI sv.
CUFRÈ 5. Quando si posiziona in mezzo all’area sembra sempre un naufrago in cerca di salvagente. E gli avversari ringraziano.
MANCINI 5. Se non l’avesse annunciato l’altoparlante in tanti non si sarebbero accorti della presenza nel primo tempo. Vago nel gioco e nella voglia.
PERROTTA 6. Incrocia gran duelli nel centrocampo affollato e pieno di gente che non vuole mollare zona. E se la cava bene.
DACOURT 5. L’altro gladiatore romanista va a caccia di palloni, avversari e farfalle.
Dal 1’ st MONTELLA 5. Entra, gioca poco meno di mezz’ora e poi se ne va. Chi l’ha visto?
Dal 28’ st CORVIA sv.
DE ROSSI 5,5. Ha la faccia di uno che cerca guai: interventi duri, senza troppi scrupoli. Un gran daffare, ma poca consistenza. In partenza prometteva di più.
TOTTI 5. La parte del fantasma gli piace tanto. Entra ed esce dalla partita come fosse in camerino a provare l’abito di nozze. E, ogni tanto, infila il fallo vigliacchetto. Chiedere a Zanetti per informazioni.
CASSANO 5. Sguscia via cercando di far innervosire gli interisti. Si prende un po’ di falli, risponde a modo suo. Pochi guizzi non valgono il prezzo del biglietto. Dà ragione a Moratti.
ALL. CONTI 5. Squadra di carta velina.
ARBITRO: TREFOLONI 5,5. Non convince mai, sempre border line sulle decisioni che contano. Si fida del guardalinee per negare il rigore a Martins.

E non ci vede male.

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