Enrico Lagattolla
Chissà che seratina aveva in programma, il signor G. A 74 anni suonati, le cose le voleva fare alla grande. Una notte di piacere sfrenato. Non una, ma due donne. Per la verità, non esattamente due donne in carne e ossa. Due bambole, ecco. Di quelle gonfiabili, come ci sono nei sexy shop. Ma chi ha la faccia di andarci, con un piede nella quarta età? Così G. aveva aggirato il problema, grazie a un annuncio pubblicitario su una qualche rivista. Qualcosa tipo «bambola prorompente, grandezza naturale, curve morbide, pelle come seta». G. prende un vaglia, ci mette euro 66.70 centesimi, e aspetta il suo momento. «Chissà che seratina», si sarà detto.
E il pacco arriva. Anonimo, di quelli che solo a guardarli cè da farci le fantasie più torbide. Apre la confezione per fare conoscenza delle due damigelle sintetiche, raccoglie il fiato e ci dà di polmoni. Brutta sorpresa. Lui soffia ma la bambola si sgonfia implacabile, continua a soffiare eppure saffloscia. Cè un buco. «Poco male, mi resta quellaltra». Prende la seconda, la gonfia e - orrore! - non ha niente a che vedere con quella ordinata. Se la voleva bionda, era mora. Se laveva chiesta «forte» di petto, quella al massimo esibiva una seconda scarsa. Un fallimento su tutta la linea, e tanti saluti alla notte peccaminosa.
Allora G. prende carta e penna, e invia una raccomandata allazienda che gli aveva venduto la merce. Nessuna risposta. Passa un po di tempo, le raccomandate diventano due. Ancora niente. Lormonale vecchietto, allora, si rivolge a un avvocato, e fa un esposto in Procura per truffa. E, nella denuncia, si legge che «una delle due bambole presentava una foratura tale da renderla inidonea alluso, mentre laltra non corrispondeva ai canoni estetici promessi dallannuncio». Insomma, il catalogo diceva una cosa, nel pacco cera tuttaltro.
Iniziativa inutile. Il pm, con forbita richiesta darchiviazione, scrive che «la foratura può essere facilmente spiegabile con la peculiarità delloggetto e le caratteristiche del materiale impiegato per la sua fabbricazione, sì che essa potrebbe ben costituire un mero difetto di fabbricazione in ordine al quale ipotizzare il dolo appare impossibile». E, quanto alle «difformità estetiche», «non è agevole immaginare quali caratteristiche estetiche dovrebbe recare, e in che modo le stesse siano diverse» da quelle pattuite. In altre parole, nessuno lha fatto apposta a inviare una bambola forata, e di canoni estetici per un pezzo di gomma a forma di donna non ha senso parlare. Morale, richiesta accolta ieri dal gip, e denuncia archiviata.
E allora chissà che seratina si è fatto G., fregato tre volte.
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