«Si spara e si muore, intervenga il prefetto»

La Provincia è rimasta a guardare il far west per un mese. Ha espresso prima preoccupazione, poi allarme. Ma non è un film, e la sequenza degli ultimi trenta giorni è già stata terribile. Di fronte «all’escalation di violenza a Milano», l’assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini chiede l’intervento del prefetto. Prima il vigile di quartiere Nicolò Savarino travolto e ucciso da un Suv, poi la donna scippata in bicicletta in piazza della Repubblica, uscita dal coma solo pochi giorni fa. C’è stata la sparatoria in Darsena, con i vigili costretti a sparare in aria dopo essere stati speronati da tre rapinatori francesi. Fino all’inseguimento fatale di ieri a Crescenzago, due vigili contro due sudamericani, l’agente di polizia si vede puntare contro una pistola fa fuoco e colpisce a morte il cileno di 29 anni disarmato. É caccia all’altro straniero. Dopo questo «ennesimo tragico episodio», l’assessore Stefano Bolognini sollecita l’intervento del prefetto Gian Valerio Lombardi. Un commissariamento del sindaco? Poco ci manca. L’assessore leghista chiede «una riunione urgente del comitato provinciale per l’ordine pubblico, per verificare lo stato della sicurezza a Milano. La situazione - insiste - peggiora ogni giorno e solo il sindaco sembra non accorgersene.

In pochi mesi ha tolto i militari dalle strade, interrotto gli sgomberi dei campi rom abusivi, concesso aperture ingiustificate ai clandestini. Il prefetto lo richiami alle sue responsabilità . Attacco anche da Pdl e Lega in Comune.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica