Si è spento Aymonino, disegnò il Gallaratese

Si è spento a Roma il grande urbanista Carlo Aymonino, nipote di Marcello Piacentini, uno dei massimi architetti ed urbanisti dell’Italia del Ventennio. Romano, e noto per il progetto della sala che ospita la statua del Marco Aurelio ai Musei Capitolini, ha tuttavia una storia che lo ha legato fortemente anche alla nostra città. Tra le sue grandi opere spicca infatti il quartiere Gallaratese di Milano. Il Neorealismo è il punto di riferimento dei suoi primi anni di attività. Dalla fine degli anni cinquanta, Aymonino si concentra nel tentativo di coniugare complessità e contraddizioni della scala urbana e dettagli architettonici. Questa sua «volontà ricompositiva della modernità» diventa concreta proprio con il progetto del complesso residenziale «Monte Amiata» del Gallaratese a Milano (1967-72), con la collaborazione del fratello Maurizio, di Alessandro De Rossi, Sachim Massarè e con il contributo di Aldo Rossi. Il Gallaratese rappresenta - secondo molti - il culmine della ricerca sui fondamenti della nuova scienza urbana. Agli anni settanta risalgono i progetti per l’Università di Firenze (1971), per l’Università delle Calabrie (1973), per il palazzo di Giustizia di Ferrara (1977-1984), il Campus Scolastico Superiore di Pesaro (1970-1984). Nel 1976 e nel 1985 ha partecipato alla XIII e XV Triennale di Milano ed alla Biennale di Venezia. Dal 1981 al 1985 Aymonino è Assessore agli Interventi sul Centro Storico del comune di Roma, con una serie di interventi che segnano un momento di svolta nel modo di utilizzare e vivere il centro storico.

Degli anni ottanta sono i progetti per l’edificio residenziale alla Giudecca a Venezia (1984), il Centro residenziale e commerciale Benelli a Pesaro (1980-83), il Complesso residenziale Tor Sapienza a Roma (1981-1982), il sistema di piazze al centro di Terni (1985) i sistemi polifunzionali a Scandicci (1989), a San Donà del Piave (1990), in via Ostiense a Roma (1991). Nel 1999 ha vinto la medaglia d’onore per Meriti della Scienza e della Cultura del Ministero della Pubblica Istruzione.

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