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Si sposa in carcere Sonya Caleffi, l'infermiera che uccise cinque pazienti

Uno dei legali della donna: «La cerimonia con rito civile si terrà il 19 maggio». I genitori della donna si sono invece detti all'oscuro delle nozze. Il marito è un giovane conosciuto durante il lavoro svolto durante la detenzione a San Vittore. «Fatale» lo scambio di lettere tra i due

Si sposerà in carcere a Milano con un detenuto, Sonya Caleffi, 41 anni, l'infermiera comasca condannata a vent'anni per le iniezioni letali in corsia all'ospedale Manzoni di Lecco. Chi ha saputo della decisione di convolare a nozze è uno dei legali della donna, l'avvocato lecchese Claudio Rea: «Il matrimonio, con rito civile, è fissato per il 19 maggio prossimo all'interno del carcere milanese». I genitori della donna si sono invece detti all'oscuro delle nozze. Il marito è un giovane conosciuto durante il lavoro svolto durante la detenzione a San Vittore. I due si sono scritti molte lettere e hanno infine deciso di sposarsi. Dopo le nozze avranno diritto a quattro ore di colloqui mensili. Sonya Caleffi era stata arrestata cinque anni e mezzo fa con l'accusa di aver inoculato aria nelle vene di cinque anziani pazienti, causandone la morte. Il periodo già scontato, sommato ai tre anni di indulto e all'anno di liberazione anticipata per buona condotta, portano il conto a quasi metà della pena detentiva scontata.

Il che significa che presto Sonya Caleffi potrebbe iniziare a godere dei primi permessi premio.

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