Paola Fucilieri
Potrebbe essere qualunque cosa, anche una mera casualità. Ma è chiaro che chi ha visto la scena ha subito pensato a lui, al «Nerone» automobilistico, al piromane, anzi ai piromani che hanno tenuto svegli per tante notti estive poliziotti, carabinieri, pompieri e automobilisti della capitale.
Ma che cosa centra con Milano quel caso «scottante» ma tutto romano? Cosa potrebbe far supporre che lincendiario core de Roma abbia preso il Pendolino per venire a far danni sotto la Madonnina? Semplicemente sette auto bruciate che si è trovato davanti agli occhi il più mattiniero (o più nottambulo) degli inquilini di uno stabile di via Saint Bon.
Lepisodio sospetto è infatti accaduto allalba di ieri, precisamente intorno alle 4.40, nel cortile interno dello stabile di via Simone Saint Bon, nella zona di Inganni, proprio davanti allospedale militare.
La segnalazione al 115 è partita da un inquilino e, quando sono arrivati sul posto, i pompieri hanno trovato completamente distrutta la Fiat Tipo di proprietà di un pregiudicato trentaduenne, andata a fuoco per cause che sono ancora in via di accertamento, e danneggiate altre sei vetture parcheggiate lì accanto: una Peugeot 306, una Toyota Corolla, unaltra Fiat Uno, una Lancia Y, una Fiat Panda, e una Citroën.
Sul posto è giunta anche la polizia che ha parlato con il giovane pregiudicato. Luomo ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce e di non essere assolutamente impegnato politicamente.
Ed è qui che scatta lipotesi fantasiosa del piromane romano. La realtà, se non si tratta di una vendetta o di un avvertimento, è molto più seplice: cretini e balordi ce ne sono anche a Milano.