Si trancia tre dita e le perde per strada mentre va in ospedale: ritrovate (invano)

Un operaio si è amputato alcune falangi per l'esplosione di un tubo: ha avuto la prontezza di spirito di recuperare le dita ma gli sono cadute da un buco nella tasca mentre andava al prontosoccorso.

É una vicenda decisamente cruenta quella di cui è stato protagonista ieri un operaio che lavorava in un cantiere edile di via de Lemene, al Portello. L'uomo, un carpentiere di ventinove anni, dopo aver riempito con della povere pirica un tubo lo ha fatto esplodere dandogli una martellata. Un esperimento che gli è costato tre dita di una mano. Spaventato e sanguinante, il carpentiere - di nome Emanuele - ha avuto la prontezza di spirito di raccogliere le sue dita e se le è messe in tasca per correre in ospedale. Una volta arrivato al pronto soccorso della clinica Multimedica, però, si è accorto che la tasca era bucata e che le falangi gli erano cadute chissà dove strada facendo.
A quel punto è scattato l'allarme e sono scattate le ricerche per ritrovare le dita, senza le quali era impossibile restituire funzionalità alla mano dell'operaio. Alla ricerca nel cantiere edile in via de Lemene hanno partecipato poliziotti, vigili del fuoco e colleghi dell'operaio.
Proprio un altro carpentiere ha trovato le tre dita, prontamente portate in ospedale dove i medici hanno tentato i tutti i modi di ricucirle.

Ma, forse a causa del troppo empo trascorso tra incidente, smarrimento, ritrovamento e intervento, non è stato possibile. E il poveretto ha dovuto rassegnarsi a fare a meno per sempre delle dita provveduto a «ricucirle».

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