Si vocifera di dimissioni. Lei smentisce: «Di nuovo in onda a marzo»

Milena Gabanelli sempre al centro del mirino. E la questione è sempre quella: resta in Rai o emigra anche lei a La7? Ieri a porre di nuovo la questione è stato il sito Dagospia che ha ipotizzato una lite tra la brava giornalista conduttrice di Report e la dirigenza Rai. Cosa che non sarebbe una novità visto che i rapporti sono stati tesi per molto tempo (soprattutto per la questione della copertura legale del suo programma). Comunque D’Agostino ha lanciato l’ipotesi che la Gabanelli la stia mettendo giù dura: o mi date più soldi - sarebbe la questione - e riducete il numero delle puntate di Report, oppure faccio i bagagli e me ne vado a La7. E avrebbe persino inviato una lettera a viale Mazzini con la disdetta del contratto. Condizione per restare, appunto, aumentarle il compenso. Che, in confronto a quanto si porta a casa, per esempio, il collega Fabio Fazio, è ridicolo. Ma di questa lettera di dimissioni in Rai pare non esserci traccia né si confermano attriti tra il direttore generale Lorenza Lei e la giornalista. La quale, interpellata, dice che la polemica le interessa meno di zero. «Ho già detto nell’ultima puntata - spiega - che Report tornerà l’ultima domenica di marzo. Questo ha un chiaro significato. Tutto il resto riguarda rapporti privati tra me e l’azienda per i quali non c’è notizia degna di nota». L’unica cosa che la Gabanelli conferma è che c’era una clausola nel suo contratto biennale che le avrebbe consentito di lasciare la Rai a fine novembre (lei voleva vedere quale direttore avrebbero messo al posto di Ruffini), ma di cui non si è evidentemente avvalsa. Insomma, se qualche discussione c’è stata, non si è trasformata in una rottura.

Certo, Giovanni Stella, l’amministratore delegato de La7, è sempre lì in attesa: se c’è qualche calibro da novanta se ne va dalla Rai, è pronto ad accoglierlo in casa Telecom (come ha già fatto con Ruffini e Dandini), possibilmente a prezzo di sconto. Però non pare che sia la volta della Gabanelli, almeno per adesso.