Cronaca locale

«Siamo ancora tra i più virtuosi d’Italia»

Colombo Clerici: «Penso che le indagini fossero mirate, le misure per chi trasgredisce sono severissime». La regione si riscatta nella classifica di chi paga l’Ici: terza, dietro Lazio ed Emilia

Andrea Fontana

«Va detto chiaramente: la situazione della Lombardia rimane una delle più virtuose d’Italia». Non ci sta il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, a leggere i risultati delle indagini della Guardia di Finanza sui contratti di locazione come lo specchio di un’abitudine diffusa all’evasione. E snocciola, a sostegno della sua tesi, la classifica delle Regioni più virtuose nel pagamento dell’Ici: Lombardia al terzo posto, dietro Lazio ed Emilia Romagna, nella graduatoria stilata da Assoedilizia che assegna la maglia nera alla Calabria. «Certo, non corrisponde alla questione affitti - precisa Colombo Clerici - ma è un indicatore comunque significativo della disponibilità a pagare».
Settore immobiliare e fisco, per il numero uno della Associazione della proprietà edilizia, formano un binomio che in regione va ormai a braccetto: la tendenza insomma sarebbe quella di una regolarizzazione fiscale sempre più frequente per i proprietari di appartamenti, uffici, negozi e stabili. Anche perchè «le misure per chi evade sono severissime»: «Assoedilizia riceve ogni giorno centinaia di persone con le quali fa un discorso di informazione e sensibilizzazione - aggiunge Colombo Clerici -. Pagare è anche nell’interesse del contribuente che altrimenti, dopo l’accertamento, rischia l’ipoteca dell’immobile».
Pene severe, lombardi tutti in coda pur di pagare le tasse, ma 141 evasioni su 204 uscite delle Fiamme Gialle. Non esattamente l’immagine della virtù. «Posso pensare che gli interventi della Guardia di Finanza siano per lo più mirati - risponde il presidente di Assoedilizia -. Solitamente l’Ufficio delle imposte invia dei questionari ai proprietari degli immobili: in caso di risposte non chiare o lacunose, scatta l’accertamento». Controllo che in una città universitaria come Milano, finisce spesso per scoprire gruppi di studenti in appartamenti vuoti solo sulla carta. «Questi sono casi al confine con la categoria degli affittacamere, mentre il proprietario tipo tende a fare contratti regolari e a lungo termine e a cercare una situazione il più possibile stabile».
È vero però che esiste, dal 1998, un contratto di locazione ad hoc per gli studenti universitari, pensato per coniugare la regolarità davanti al fisco e la flessibilità necessaria per inquilini giovani, che non rimangono in città tutto l’anno e hanno compagni di casa che cambiano spesso. Accordo solo per qualche mese, tempi di disdetta ridotti rispetto al normale, esplicita impossibilità di subaffittare ad amici: questi alcuni punti del contratto che dovrebbe lasciar tranquilli i padroni di casa e mettere un pezzo di carta firmato nelle mani degli studenti. Gli strumenti ci sarebbero dunque, ma forse restano inutilizzati.
Colombo Clerici è convinto però che le nuove norme in materia, come il condono edilizio, abbiano comunque avuto un esito positivo sulla questione evasione.

«L’evasione viene riassorbita gradatamente anche grazie agli interventi messi in atto - sottolinea il presidente di Asssoedilizia -: chi aderisce al condono,ad esempio, deve poi regolarizzarsi e mettersi a regime; stessa conseguenza per l’aggiornamento catastale partito con la Finanziaria 2005».

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