Politica

«Siamo fuggiti tutti in strada» E c’è chi passa la notte in auto

«Dopo il botto sono sceso di corsa. All’inizio ho pensato a un attentato»

In Campidoglio le scrivanie dei «colletti bianchi» capitolini hanno tremato; il Crocifisso appeso al muro della segreteria del sindaco per poco non è crollato di schianto sul pavimento, lui il primo cittadino di Roma, Walter Veltroni, dalla sua casa al mare di Sabaudia ha seguito passo passo l’evolversi della situazione, chiesto conto minuto per minuto delle verifiche dei tecnici e degli esperti della Sovrintendenza archeologica agli edifici e ai monumenti dell’immenso patrimonio comunale. Prima di tutto un controllo alla colonna Antonina, perché posa su un un suolo alluvionale di ghiaia e argilla, quindi al Colosseo, ai Musei Capitolini, poi alle scuole, alle biblioteche, alle sedi dei diciannove municipi. «Nessun danno rilevante al momento - spiega l’assessore Maria Coscia, che in queste ore esercita la delega del sindaco -, solo molta paura». Centinaia le chiamate di cittadini spaventati. Un’ottantina gli interventi dei vigili del fuoco a un’ora dal terremoto, ma «nulla di grave» sottolineano. «Tutto sotto controllo», afferma il prefetto Achille Serra a qualche ora dal sisma. «Ero seduto sul divano a guardare il telegiornale - racconta Giuseppe D’Ambrosio, studente 26enne che abita in viale della Primavera, al Prenestino, borgata Ovest - poi ho sentito un botto. Tutto ha traballato. Vivo al sesto piano, sono sceso per le scale di corsa, pensavo a un attentato o a qualcosa del genere. Sul cortile in pochi secondi si sono riversati anche tutti i vicini. Per fortuna è andata bene». Ferdinando, 29 anni, attore teatrale, ha ancora il terrore negli occhi: «Ero bambino quando in Irpinia ho vissuto il terremoto - ricorda -. Da allora sono rimasto traumatizzato e rivivere certe sensazioni proprio qui a Roma dove nessuno se lo aspetta, non l’avrei mai creduto. Abito al settimo piano di un palazzone di periferia. Ho avuto davvero paura». Il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra, ha dato mandato di verificare ogni edificio pubblico di competenza. La Regione Lazio ha chiesto che vengano immediatamente convogliati in un’unica commissione i risultati dei vari sopralluoghi. La «colonna mobile» dei vigili del fuoco di stanza all’Eur è già stata attivata ed è pronta a mettersi in moto anche la macchina di assistenza (con roulottes e container) della Protezione civile con base a Castelnuovo di Porto. Nessun danno è stato riscontrato allo Stadio Olimpico, tutto ok anche all’aeroporto di Fiumicino. Ieri a Roma, dalla periferia in pieno centro, il terremoto è stato avvertito ovunque. I vecchi lampioni sospesi tra le mura dei palazzi ottocenteschi del Corso hanno oscillato vertiginosamente. Il ministero dell’Ambiente è stato evacuato per sicurezza. Nessun problema nei metrò.

La scossa si è sentita anche a sud della provincia, nel Frusinate e nella zona di Latina.

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