Aumenta tutto. Aumentano anche gli arresti. Ma i reati non diminuiscono, anzi. Il comitato per lordine e la sicurezza pubblici, coordinato dal prefetto Giuseppe Romano, si è aperto ieri ai rappresentanti di tutte le categorie commerciali di Genova e provincia, con lobiettivo di fare il punto sulla situazione, di ascoltare le esigenze dei cittadini per trovare insieme a loro nuove soluzioni. Le forze dellordine snocciolano cifre incoraggianti. Nei primi otto mesi di questanno, rispetto al 2004, il colonnello dei carabinieri Mariano Mossa annuncia che gli arresti in flagrante sono passati in città da 442 a 722, quelli per spaccio da 46 a 128. Numeri che però lievitano anche per i furti in appartamento e per le rapine. «Cè da stare attenti - avverte il prefetto -. Nel computo delle rapine rientrano anche fatti come gli scippi». Ma il problema è proprio quello: i cittadini «sentono» maggiormente il pericolo quando vengono rapinati o scippati per strada, quando si trovano la casa svaligiata, piuttosto che quando leggono di spettacolari colpi in banca. È la «percezione» di insicurezza che fa chiedere una sempre maggior presenza dei carabinieri e dei poliziotti di quartiere e che fa ammettere al questore Salvatore Presenti che «Genova non vive una situazione allarmante ma, non ci si può nascondere, non è neppure unisola felice».
Lassesore regionale Montaldo annuncia lattuazione di tutti quei progetti e sovvenzioni approvati dalla precedente giunta Biasotti e lascia intravvedere una nuova legge per la riorganizzazione delle polizie locali, che però non è ancora in grado di spiegare neppure nelle sue linee guida. Così tocca a Mario Montessoro, responsabile Ascom per la sicurezza, chiedere maggior concretezza anche nellintroduzione di nuove tecnologie: «Le telecamere vanno bene, ma non possono essere messe al posto dei poliziotti. E non possiamo sentirci chiedere di pulirle quando lobiettivo si sporca». È lassessore comunale Mario Margini, accompagnato dal delegato di Tursi alla sicurezza Angela Burlando, ad ammettere che se anche gli sforzi fatti (ad esempio nella zona della Maddalena) non sono ancora avvertiti come sufficienti, va migliorato lintervento. E così promette nuovi investimenti per la pulizia del centro storico e linstallazione di nuovi cartelli turistici. Dai commercianti arrivano però anche proposte costruttive. San Fruttuoso lancia la settimana dedicata alla sicurezza, che a marzo vedrà iniziative pubbliche con la partecipazione di personale delle forze dellordine e dei cittadini, mostre e attività di riscoperta dei valori della zona.
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