Sicurezza, calano le aggressioni in strada: solo un caso dall’inizio dell’anno

L’emergenza delle violenze sessuali che destano allarme sociale sembra superata. Nel 2009 erano state 45 le violenze sessuali «di strada» a Milano, nel 2010 per ora ci si ferma a un solo caso

L’emergenza delle violenze sessuali che destano allarme sociale sembra superata. Nel 2009 erano state 45 le violenze sessuali «di strada» a Milano, nel 2010 per ora ci si ferma a un solo caso. Ed è da notare che, secondo i dati della Questura, nel 2009 c’era già stata una diminuzione complessiva del 18 per cento delle violenze sessuali.
Fra le 45 violenze del 2009, 39 casi vedevano come responsabili degli stranieri (l’89 per cento); per il 55 per cento africani, mentre le vittime erano state per il 52% italiane e il 48 per cento straniere. I reati del genere vengono commessi prevalentemente all’interno delle comunità straniere: l’89 per cento degli autori e il 48 per cento delle vittime non sono cittadini italiani.
A Milano comunque 9 violentatori su 10 vengono individuati e il Comune si costituisce in giudizio dal 2006. In sette procedimenti già conclusi ha portato a casa le condanne degli stupratori e il risarcimento per l’amministrazione. L’ultimo caso è quello di ieri, con un risarcimento da 5mila euro oltre alle spese processuali (1.500 euro).
Nel 2010, come detto, si è registrato un solo caso di violenza di strada (esclusi dunque quelli consumati fra le mura domestiche). Se l’anno dovesse continuare con questo ritmo, a fine 2010 si registrerebbero «appena» 4 casi. Da 45 a 4 dunque.
Ma cosa è cambiato in un anno? «Il Comune di Milano - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato - ha fatto della difesa delle donne una priorità. La sicurezza partecipata, i corsi di autodifesa “Cintura rosa” e di prevenzione, come il potenziamento della video-sorveglianza, dell’illuminazione e del presidio del territorio. Senza dimenticare la battaglia nelle aule di Tribunale contro gli stupratori».
«Attraverso il potenziamento di divise e operatori sul territorio - aggiunge De Corato - oggi controlliamo circa 70 aree critiche. Controlli interforze che coinvolgono agenti della Polizia municipale e delle forze dell’ordine, pattuglie miste con i militari inviati dal ministro La Russa e operatori della sicurezza. Un impegno congiunto che ha contribuito a diffondere un maggior senso di sicurezza tra le donne. E lo dimostra il fatto che sono moltissime le milanesi che si sono rivolte ai City Angels o agli ex poliziotti per segnalare situazioni sospette o chiedere aiuto in momenti di difficoltà».
In città ci sono 1.305 telecamere, di cui 959 per la sicurezza. Impianti che consentono alla Polizia locale di monitorare a rotazione 155 zone. Hanno registrato nel 2009 ben 2.025 filmati utili alle indagini di Polizia di Stato, Carabinieri e magistratura.

Alle telecamere si aggiunge il contributo delle 148 colonnine sos, e dei 48 occhi elettronici wireless sui cinque security point, le cinque stazioni mobili della Polizia municipale che sono state posizionate in aree critiche della città: Stazione centrale, quartiere Stadera, viale Testi-Sarca-Asturie, San Siro e via Padova-Arquà».

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