Sicurezza, il Comune proroga le ordinanze anti-dormitori

Dopo un primo «allarme» seguito alla recente sentenza della Corte costituzionale, il Comune ha deciso di andare avanti. «Le ordinanze - comunica il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato -, in scadenza al 30 aprile, che obbligano il deposito dei contratti di affitto alla Polizia locale in 4 aree e 3 stabili, ovvero nelle aree di via Padova, Sarpi, Corvetto-Lodi, Imbonati-Comasina e per gli stabili di viale Espinasse 104, via Bligny 42, via Cavezzali 11, verranno rinnovate per tre mesi. I provvedimenti rimarranno pertanto in vigore fino al 31 luglio 2011».
«Le ordinanze - continua De Corato - sono state adottate del sindaco, in qualità di ufficiale del governo, per la sicurezza pubblica grazie ai maggiori poteri conferiti dal “pacchetto” sicurezza. Quelle sui dormitori non sono a tempo indeterminato, ma sono provvedimenti temporanei e sperimentali. E hanno un carattere “contingibile e urgente” come prescrive la recente sentenza della Consulta. Hanno ovvero l’obiettivo, in luoghi ben precisi, di far emergere il problema degli alloggi usati impropriamente, ad esempio come dormitori per clandestini. Il sistema è semplice: obbligare i proprietari e chi usufruisce dell’alloggio a depositare schede di autocertificazione e chiamare gli amministratori di condominio a segnalare anomalie, pena una sanzione di 450 euro».
Qualche numero. «A seguito del deposito di 6.803 schede e di 321 esposti di amministratori condominiali - spiega ancora il vicesindaco -, i vigili hanno complessivamente controllato 636 appartamenti, effettuato 626 denunce e scoperto 355 clandestini. Sugli appartamenti occupati da irregolari è poi in corso un’attività specifica che la polizia locale sta svolgendo sotto il coordinamento della Procura». «Si tratta di un risultato eccellente sul piano della sicurezza - sottolinea poi De Corato - che necessita di una proroga del provvedimento. Non va dimenticato che oltre al pericoloso sovraffollamento nei locali sono emersi altri gravi reati: violenza, anche sessuale, favoreggiamento della prostituzione, resistenza, danneggiamento, occupazione abusiva.

E situazioni di pericoloso degrado, fughe di gas in impianti fuori norma, allacciamenti abusivi agli impianti elettrici, rischio incendi, omissioni di lavoro in edifici tali da configurarsi il pericolo crolli. Criticità che hanno costretto la polizia locale a richiamare l’intervento di A2a, Asl e Vigili del fuoco».

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