Spaccatura fra Comune e governo sul futuro della missione «Strade sicure», quella che da tre anni garantisce la presenza nelle strade di Milano di oltre 600 soldati, per tutelare i cittadini, specie nei quartieri più a rischio.
La riunione di ieri del Comitato provinciale per lordine pubblico e la sicurezza negli uffici della Prefettura di Milano ha visto due posizioni contrastanti: Palazzo Marino da una parte, e la linea già annunciata dal ministro della Difesa Ignazio La Russa dallaltra.
Durante lincontro infatti, non è stato possibile trovare una sintesi delle due posizioni. Così sul verbale della seduta sono finite entrambe. Il Comune, rappresentato dal sindaco Giuliano Pisapia e dallassessore alla Sicurezza Marco Granelli, ha chiesto che i militari vengano schierati a difesa dei punti sensibili della città, compresa la Stazione Centrale da presidiare allinterno e allesterno, ma li vuole togliere dalle strade: niente più pattuglie insomma.
Un nulla di fatto che ha trovato concordi le due parti solo nellauspicio finale, anche questo messo a verbale, che il governo confermi il numero di militari impegnati fino a oggi a Milano, che ammonta a 653 unità.
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