Sicurezza, lite in Prefettura Pisapia vuole i militari ma solo se non si muovono
13 Luglio 2011 - 02:07Spaccatura fra Comune e governo sul futuro della missione «Strade sicure», quella che da tre anni garantisce la presenza nelle strade di Milano di oltre 600 soldati, per tutelare i cittadini, specie nei quartieri più a rischio.
La riunione di ieri del Comitato provinciale per lordine pubblico e la sicurezza negli uffici della Prefettura di Milano ha visto due posizioni contrastanti: Palazzo Marino da una parte, e la linea già annunciata dal ministro della Difesa Ignazio La Russa dallaltra.
Durante lincontro infatti, non è stato possibile trovare una sintesi delle due posizioni. Così sul verbale della seduta sono finite entrambe. Il Comune, rappresentato dal sindaco Giuliano Pisapia e dallassessore alla Sicurezza Marco Granelli, ha chiesto che i militari vengano schierati a difesa dei punti sensibili della città, compresa la Stazione Centrale da presidiare allinterno e allesterno, ma li vuole togliere dalle strade: niente più pattuglie insomma. Il prefetto Gian Valerio Lombardi e il questore Alessandro Marangoni hanno invece auspicato la conferma della situazione attuale, quindi anche le pattuglie miste con le forze dellordine, sottolineando linopportunità di lasciare «scoperto» il territorio.
Un nulla di fatto che ha trovato concordi le due parti solo nellauspicio finale, anche questo messo a verbale, che il governo confermi il numero di militari impegnati fino a oggi a Milano, che ammonta a 653 unità.
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