«Sicurezza, ma non solo con misure di polizia»

Nessun allarmismo, ma Letizia Moratti non vuole neanche far finta che tutto vada bene. E anche se i dati parlano di un decremento dei reati in città (con un leggero aumento in provincia), il sindaco non sfoggia soddisfazione: «Il numero dei reati non è aumentato, il 95 per cento degli stupri denunciati viene punito, ma questo non significa che la sicurezza non sia un problema». Molti cittadini, in particolare le donne, si sentono in pericolo: «C’è una percezione di insicurezza maggiore e noi agiremo per ridurla. Il Comune fa e farà sempre di più per la sicurezza di tutti. La città risponde in modo positivo e corale, non solo con misure di polizia ma con un pacchetto di misure frutto di lavoro congiunto e con la disponibilità di commercianti, municipalizzate, istituzioni e volontariato».
I dati confermano che sono in aumento le violenze sessuali che coinvolgono immigrati, soprattutto irregolari. E non a caso il sindaco ha chiesto un nuovo incontro del Comitato Ordine e sicurezza, la prossima settimana, «per verificare tutte le situazioni di rischio legate al tema dei rom». Al vertice in prefettura della prossima settimana, parteciperà anche un rappresentante della magistratura. La Moratti ha in mente un piano per Porta Vittoria, teatro della scioccante violenza all’alba. Le misure sono concrete: «L’erba alta può creare problemi, vogliamo eliminarla». E il vicesindaco con delega alla sicurezza, Riccardo De Corato, ha già compiuto un sopralluogo e annuncia che l’area sarà messa in sicurezza e gli extracomunitari abusivi saranno allontanati nelle prossime settimane.
La Moratti insiste sulla necessità di regole di convivenza nel rispetto delle norme italiane: «L’integrazione è un obiettivo del Comune, perseguibile soprattutto a scuola. Il modello italiano, che prevede il rispetto dell’identità degli immigrati ma anche delle regole del Paese ospitante, è segnalato positivamente dall’Ocse. Si tratta di proseguire su questo modello». Insomma, prevenzione e repressione delle illegalità anche nel rapporto con gli extracomunitari.
Il sindaco si astiene su uno dei temi all’ordine del giorno e cioè la castrazione chimica per i violentatori chiesta dalla Lega e da una parte di An. Non approva né condanna il progetto sponsorizzato da due suoi assessori, il leghista Massimiliano Orsatti e Carla De Albertis di Alleanza nazionale. Spiega: «Ci sono elementi che possono portare a valutazioni personali e su questo non mi permetto di dare un giudizio. Ci sono sensibilità diverse».
Il piano antiviolenze prevede soluzioni innovative. Pulsanti di emergenza ai semafori e alle fermate degli autobus, autobus e taxi rosa per riaccompagnare le donne a casa quando fa buio. E ancora: incentivi fiscali (sulla tassa per le insegne luminose) e sconti sulla bolletta ai negozianti perché tengano le vetrine illuminate anche di notte. Inoltre portieri in tutte le case popolari e una migliore distribuzione dei vigili di quartiere. Tra le richieste al governo, una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Per punire i colpevoli, poi, il Comune vuole costituirsi parte civile nelle cause contro gli stupratori e ha chiesto al ministro della Giustizia di introdurre il processo per direttissima.

L’appello al governo Prodi riguarda anche i fondi necessari alla città per essere più sicura: «Chiediamo che nella finanziaria si tenga conto delle nostre richieste, a partire dall’Ufficio assistenza vittime che il Comune intende aprire».

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