da Roma
«Il sequestro dellauto non è un provvedimento decisivo perché non impedisce di guidarne unaltra». Il ministro dellInterno, Giuliano Amato, aveva invocato il sequestro dellauto per chi guida ubriaco come rimedio contro le stragi sulle strade. E subito il suo collega dei Trasporti, Alessandro Bianchi, lo corregge.
«Sequestrare lauto di proprietà di chi guida sotto leffetto dellalcol è un deterrente forte, ma se lauto è di un altro non si capisce perché si dovrebbe colpire una persona che non ha colpe. Mi sembra più efficace, invece, un provvedimento decisivo relativo alla patente, che impedisca di guidare». Meglio dunque ipotizzare «la revoca obbligatoria della patente in caso di più ritiri successivi» osserva il ministro che puntualizza: «La revoca è comunque a tempo, si tratta di decidere quanto: alla fine di questo periodo si rifaranno gli esami». Anche se cè la necessità di accelerare i tempi sul ddl già passato alla Camera Bianchi esclude la possibilità di stralciare alcune delle norme essenziali per farne un immediato decreto legge. «Non è nellordine delle cose e non cè neanche la possibilità tecnica di fare uno stralcio», conclude Bianchi.
Lesame del ddl sulla sicurezza stradale prenderà il via oggi stesso in Commissione Lavori Pubblici del Senato. Anna Donati (Verdi), presidente di commissione, promette «il massimo impegno a lavorare per avere norme più adeguate e severe». Dunque dovrebbe essere reinserito il sequestro dellauto in caso di guida in stato di ubriachezza, norma eliminata dalla Camera, come richiesto da Amato.
Intanto proseguono le polemiche sollevate dal centrodestra. Tocca allex ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi ricordare che lintroduzione della patente a punti ha avuto effetti positivi arrivando ad abbattere «la mortalità sulle strade del 18 per cento circa». Ma non cè soltanto lopposizione a criticare il governo. Anche Paolo Uggè, presidente degli autotrasportatori, Fai, chiede al governo «di rivedere i piani sulla sicurezza stradale».
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