Siena-Lazio Rocchi suona la carica: «Nove finali»

Lotito a Formello, a bordo campo, ventiquattro ore dopo aver sentenziato che «dobbiamo portare a casa risultati importanti, ci sono nove gare da giocare ed è come se fossero nove spareggi». E i suoi a sgobbare, agli ordini di Delio Rossi, con l’obiettivo di dimostrare al presidente che non c’è bisogno di sfuriate, che loro - i giocatori - sanno perfettamente come devono comportarsi. L’istantanea della Lazio pronta a partire per Siena è questa, mentre 19 tesserati (esclusi dall’allenamento i soli Christian Brocchi, dolorante al malleolo sinistro, e Simone Inzaghi, alle prese con un fastidio alla spalla) puntano a mettere in difficoltà - come si dice sempre in questi casi - il tecnico di Rimini. Siamo schietti, a ben osservare è un’istantanea anomala per una squadra che, comunque, fra pochi giorni si giocherà l’accesso alla finale di coppa Italia e che è ancora in corsa per un posto in coppa Uefa.
Però, si sa, Roma è una piazza calda e forse per questo Tommaso Rocchi, presente nella mattinata di ieri al Lazio Style di Soratte, ha pensato bene di indossare i panni del leader. Del resto, abituato a rimboccarsi le maniche per correre verso la porta avversaria, non gli manca certo la capacità di pungolare lo spogliatoio biancoceleste. Così, pur restando col profilo basso come sua consuetudine, l’attaccante veneziano stavolta ha pensato bene di spronare i compagni, con i quali punta a un rush finale che permetta di sbarcare in coppa Uefa: «Siamo una buona squadra, possiamo raggiungere gli obiettivi prefissati», ha spiegato ieri non prima d’aggiungere che «saranno nove finali perché ogni partita avrà la sua importanza. Veniamo da un momento difficile, poi ci sarà il derby, poi abbiamo una trasferta difficile e ancora dopo il ritorno di Coppa Italia».
Con Rocchi all’inaugurazione del punto vendita di Soratte, c’era anche Sebastiano Siviglia, apparso motivatissimo in vista della trasferta toscana: «È molto importante vedere che così tanta gente ci sta vicino», ha dichiarato. Poi ha aggiunto: «Questo ci dà una grande carica. Sappiamo che ultimamente non abbiamo fatto benissimo, ma ora siamo pronti a ripartire». E s’è sentito «perfettamente in linea con le parole del Presidente quando dice che adesso dobbiamo rimetterci in corsa anche perché è stato un anno con troppi alti e bassi». In realtà, Siviglia ha anche ammesso che «è difficile capire il perché di questo andamento altalenante».

Non ha la ricetta magica, il difensore, ma ha comunque un sogno nel cassetto: «C’è stato un periodo di svolta per noi nella partita con la Roma all’andata, speriamo che ci sia un momento di svolta nel finale, nuovamente con il derby». I romanisti fanno già gli scongiuri.

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