Sport

Sigarette accese sui bolidi di F1

Per la Ferrari non cambia nulla, rischiano molto i team inglesi. McLaren già col whisky

Benny Casadei Lucchi

nostro inviato a Budapest

Il primo paradosso del Gp che dovrebbe segnare la fine della pubblicità tabaccaia è che non finirà un bel niente. Il secondo, riguarda il consumo di sigarette: mai come in queste ore, nel paddock si era prodotta simile quantità di mozziconi. Troppe consultazioni agitate. Il terzo paradosso è che alla vigilia dell’evento, il 31 luglio 2005, cioè domani, non si sa ancora se il bando al fumo scatti all’una o alle ventiquattro di domenica 31 (nel qual caso sarà tutto rinviato al Gp della Turchia). Capirete la confusione. Capirete che fa differenza, soprattutto per i team giuridicamente inglesi ancora legati a sponsor tabaccai come McLaren (che proprio qui, da oggi, passerà al whisky Johnnie Walker), Bar e Jordan. La Renault, benché abbia il quartier generale nell’inglesissima Enstone, non lo è però a livello legale. Infatti è proprio Londra ad aver recepito nel modo più integralista l’indicazione data da Bruxelles, per cui da Sua Maestà non saranno tollerate neppure le riprese dall’estero di macchine o eventi sportivi sponsorizzati dalle sigarette. I trasgressori - sia team, giornali o tv - verranno sanzionati pesantemente. Non una multa e via, si finisce davanti al giudice. In Italia, come in Australia, Francia, Spagna e Canada sono state invece da tempo introdotte delle eccezioni alla direttiva Ue che di fatto consentono di aggirare il problema (da noi si deve pagare una multa) nei Gp di casa e non c’è problema per le immagini da oltre confine. Per cui i tifosi ferraristi, almeno quanto ai soldi del munifico sponsor, possono dormire sonni tranquilli: non se ne andrà (sonni meno sereni per quanto concerne la pista, dove ieri Schumi ha avuto un problema elettrico ed è tornato al box sul carro attrezzi e Barrichello, 7°, è uscito di strada negli ultimi minuti. Miglior tempo di Zonta su Toyota). Anzi, la Philip Morris pare intenzionata a rinnovare l’accordo; conti alla mano, ci saranno anche in futuro abbastanza Gp in Paesi senza bando da giustificare l’investimento (Brasile, Giappone, Montecarlo, Malesia, Cina, Bahrein, Ungheria).

Da qui l’ultimo paradosso: chi sponsorizza quello che domani dovrebbe essere il primo Gp senza tabaccai? Ma ovvio: il munifico sponsor tabaccaio della Rossa.

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