Sigari Dopo Garibaldi e Soldati arriva lo «stortignaccolo» Modì

Cosa hanno in comune Garibaldi, Soldati e Modigliani, tre uomini che hanno fatto grande l’Italia? Presto detto, un sigaro. Pardon, uno «stortignaccolo» (questa l’esatta definizione) presentato in una delle location più raffinate della capitale, Palazzo Taverna. L’idea è nata dalla sinergia fra un’azienda emblema del made in Italy, Manifatture sigaro toscano, e il Modigliani Institut, sede degli archivi legali dell’artista. «Il supporto alla realizzazione in Italia della Casa Modigliani - ha spiegato Gaetano Maccaferri, dell’omonimo gruppo di cui fa parte appunto Manifatture sigaro toscano - è coerente alla nostra missione di sostegno alle iniziative che portano avanti l’eccellenza italiana, nella convinzione che cultura e impresa debbano legarsi per valorizzare l’inestimabile patrimonio culturale italiano e per fare della cultura un volano di crescita anche economica».

«È l’apertura d’una nuova frontiera che unisce arte e imprenditoria», hanno spiegato i responsabili dell’istituto dedicato a «Dedo», Luciano Renzi e Cristian Parisot. Per i non avvezzi all’argomento, lo «stortignaccolo» di Modì viene considerato «sigaro d’autore» alla stregua di quelli che omaggiano l’eroe dei due mondi e lo scrittore torinese.

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