Signora Iervolino, cosa fa ancora lì?

Signora Rosa Russo Iervolino, perché si ostina a restare incollata a una poltrona che ha mal onorato? Se aspetta che lo faccia prima Antonio Bassolino, è tempo sprecato, intanto lei, come si usa dire, una ne fa e cento ne pensa. Il sottosegretario Guido Bertolaso le aveva chiesto di trovarla una buona volta, entro un mese, la sede per un termovalorizzatore. Lei ci ha pensato il mese intero, poi ai primi di luglio ha annunciato che l’area individuata dal Comune di Napoli per il termovalorizzatore sarebbe stata a via Scarfoglio, nell’ex spaccio degli Americani, la sede della Nato nel quartiere di Agnano. Cinque ettari all’interno di un’ex area industriale dismessa, di proprietà di privati. «Abbiamo deciso per Agnano - aveva detto in solenne conferenza stampa - dopo un’analisi molto lunga e molto attenta su tutto il territorio cittadino e dopo aver vagliato anche altre ipotesi. Il nuovo termovalorizzatore rispetterà tutte le caratteristiche per difendere la salute dei cittadini sul modello di quello costruito nel centro di Vienna».
Una settimana dopo la scelta meditata e ispirata fieramente alla mitteleuropea, Guido Bertolaso fa sapere che ad Agnano non si farà proprio niente, perché il posto scelto dal sindaco è palesemente inadatto e inadeguato. «L’impatto del termovalorizzatore nel sito indicato - si legge in una nota della Protezione civile - in relazione alle caratteristiche morfologiche dell’area sotto il profilo della dispersione delle emissioni e del rischio industriale, ha indotto la Commissione ad esprimere, in modo unanime, parere non favorevole alla realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione nell’area di Agnano». Seguono due frasi di buona volontà sull’esigenza di continuare a collaborare, insomma ri-ricomincia da capo, nonostante l’urgenza sia febbrile.
Vede, sindaco, che non ne azzecca una?
Ci sono tanti modi dignitosi di ritirarsi, e le donne che non lo sanno fare non sono meno colpevoli dei loro omologhi gerontocrati maschi.
Le suggerisco un bell’esempio: si è laureata in Scienze della pubblica amministrazione, con 110 e lode, Adriana Jannilli, classe 1916, dunque anni novantadue, ex consulente del lavoro. La Jannilli ha discusso una tesi su «L’uguaglianza femminile nel mondo del lavoro».

La conclusione della discussione della tesi e l’annuncio del punteggio è stato accolto con un applauso da tutti i presenti nell’aula magna della facoltà di Scienze politiche. «Ora dovrò trovarmi un altro modo per passare il tempo», ha commentato la neodottoressa.

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