nostro inviato a Messina
Strano, ma vero. La Juventus dei record non riesce ad abbattere uno dei pochi tabù ancora presenti nellera Capello: vincere a Messina. Ci stava riuscendo fino a quattro minuti dalla fine, dopo il rigore trasformato da Mutu, e in dieci contro undici per lespulsione di Cannavaro. Ma i bianconeri non avevano fatto i conti con linatteso eroe di serata: tra i siciliani «martoriati» da infortuni e squalifiche, spunta infatti Sergio Floccari, classe 1981, rinforzo di gennaio proveniente dal Rimini via Atalanta (comproprietà). Finora per lattaccante una carriera con gol a raffica in C, da ieri la svolta con una doppietta storica alla Juve e primi gol in A. «Non avrei mai immaginato una serata così - dice Floccari, che dopo aver sbloccato a tempo di record la partita, salva nel finale il risultato -. I gol? Più difficile il primo, dovevo cercare di angolare il più possibile la palla. Sul secondo mi sono buttato di testa e mi è andata bene. Una dedica? Ai miei genitori».
Fabio Capello non ha digerito il gol subito in extremis: «Mi ha mandato in bestia aver preso una rete su calcio piazzato. È passato uno e lha presa di testa, non doveva accadere. Ma non dite che abbiamo snobbato la partita, loro hanno giocato bene e hanno due attaccanti molto buoni. Le prime due palle gol, però, le abbiamo avute noi e non le abbiamo sfruttate». Dopo la vittoria-scudetto sullInter e la settimana di polemiche, il tecnico della Juve pretende ancora la rabbia giusta dalla sua squadra e manda in campo al San Filippo un undici non lontano da quello titolare. Mancano solo Zambrotta, infortunato, Thuram e Trezeguet che però entreranno a partita in corso. Ma a condurre le danze è il Messina, nonostante sette assenze pesanti (dal portiere Storari alle punte Di Napoli, Sculli e Muslimovic). I siciliani sono pimpanti, concreti ed essenziali. Tanto che bastano 160 secondi a Floccari per iniziare il suo sogno e portare avanti il Messina. La Juve paga un avvio diesel prese gol dopo tre minuti anche contro lEmpoli reagisce dopo un quarto dora «accademico» (Ibrahimovic fulmina Caglioni) ma poi subisce ancora la verve di un Messina sorprendente, nonostante un Nedved (200 con la Juve) e un Camoranesi ben vivi.
Lespulsione di Cannavaro a inizio ripresa complica ancora di più la vita ai bianconeri. Del Piero non è risolutivo e lascia il campo a Thuram (300 in A), Buffon salva su Floccari e Nanni (altra rivelazione della serata). Occorre così un rigore netto su Ibrahimovic per far mettere la testa avanti ai bianconeri. Trasforma Mutu, mentre Moggi deve beccarsi i soliti improperi del pubblico di casa.
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