Da un Comune che si è inventato pure il Garante degli animali, un trattamento del genere non se lo sarebbe aspettato. Per questo vuole andare a fondo. Protagonista di un caso che potrebbe diventare da manuale è una vigilessa che presta servizio in quello che viene chiamato il «quartiere Fiamma», la zona di piazza Santa Maria del Suffragio e V Giornate. Ghisa e sindacalista della Cgil. Due anni fa si è assentata dal lavoro per accompagnare il gatto dal veterinario. Sarà che gli amici a quattro zampe sono considerati come un pezzo della famiglia, il giorno successivo, ha presentato la certificazione del medico che aveva curato lamico a quattro zampe, chiedendo che le fosse riconosciuto il permesso dal lavoro, secondo larticolo 18 del Contratto nazionale. Dallamministrazione si è sentita rispondere picche: lassenza le sarebbe costata un giorno di ferie. Ma la vigilessa non ci sta: il confronto col datore di lavoro (alias Palazzo Marino) per due anni non è andato a buon fine e ora si è rivolta ad un avvocato per aprire una vera e propria vertenza.
«È un precedente nuovo ed interessante ma di cui sinceramente i dipendenti pubblici non sentivano la mancanza - sorride un altro sindacalista dei ghisa, Roberto Miglio, portavoce del Csa -, per seguire la salute dei propri animali si possono usare altri strumenti, come il permesso non retribuito».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.