Sindacati contro il sindaco comunista

«Se la Giunta tace, parli il consiglio». A dare il benvenuto ai consiglieri comunali di Cinisello Balsamo che si apprestavano a entrare nel parlamentino cittadino è stato il singolare striscione firmato dai dipendenti comunali. Come a dire: se la giunta guidata dal sindaco di Rifondazione Angelo Zaninello non ci ascolta lo faccia almeno la minoranza. A chiederlo sono però proprio i sindacati legati al centrosinistra.
A scatenare la polemica, la rottura delle relazioni tra l'Rsu e il primo cittadino, ex sindacalista. In un volantino i dipendenti e la Cgil, la Cisl, il Sulpm e il Sincobas chiedevano un aumento dei buoni pasto e garanzie per i «co.co.co» e gli altri lavoratori a tempo determinato. Angelo Zaninello però ha risposto picche.

«Per aggirare il blocco delle assunzioni - ha detto il primo cittadino in consiglio comunale - è necessario usare il contratto di formazione lavoro». Parole che la minoranza ha accolto con una sorta di tripudio: «Non era Bertinotti che criticava tanto la legge Biagi?». «Colpa della finanziaria» ha in seguito ribadito il sindaco. «Elimini gli sprechi», ribatte An.

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