Il sindaco alza il velo: «Vado in moschea ma dopo il Ramadan»

Il sindaco di Milano Letizia Moratti ha deciso di accogliere l’invito della Casa della cultura islamica di via Padova, che due giorni fa le ha proposto di visitare la «moschea». «La mia - ha precisato ieri il sindaco - sarà una visita laica, civile, non in momenti religiosi». «Sto riflettendo - ha annunciato - su un percorso da fare presso le diverse comunità religiose nella città di Milano e in quella occasione anche in una comunità islamica. Vedrò, naturalmente, quale».
La visita dunque - lo ha sottolineato il sindaco - «sarà laica e civile», e la scelta del centro islamico da visitare è tutta da fare. Ma il «corteggiamento» dei dirigenti del centro musulmano di via Padova ha avuto successo. E il direttore della Casa della cultura islamica Mahmoud Asfa, l’uomo che ha firmato il messaggio per il primo cittadino, si dice «molto soddisfatto» della risposta: «È un gesto molto apprezzato - ha commentato Asfa - noi speravamo di poterla accogliere nel nostro centro nel corso del mese sacro, o per la festa finale di interruzione del digiuno, l’Id al Fitr al Palalido, il 20 o 21 settembre, ma siamo ugualmente molto contenti della sua risposta».


Quanto al centro che ospiterà il sindaco, Asfa ovviamente conferma la «candidatura» del suo istituto, considerato moderato: «Noi abbiamo fatto il nostro invito - ha osservato - e sarebbe un onore poter accogliere il primo cittadino nella nostra sede, un centro di dialogo interreligioso e istituzionale che ha ospitato politici di ogni orientamento ed esponenti di varie istituzioni».

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