Il sindaco che vuole una mucca in ogni quartiere

L’agricoltore Nonini è il nono candidato a Palazzo Marino. È sostenuto dagli Hare Krishna

(...) «come sindaco di Milano» fa sapere di non voler nessun emolumento ma di «raccogliere di spigola tutto ciò che può contenere il palmo della mia mano». Garanzia che va di pari passo con l’adozione «di una mucca ad ogni palazzo, di una fattoria ad ogni via e di una vallata ad ogni quartiere» dice l’aspirante primo cittadino, per «rendere possibile un’agricoltura veramente sostenibile fatta di un contratto collettivo di lavoro full-part-time e seguire via via sempre più parti dell’intrecciato sistema produttivo e distributivo dei beni e dei servizi». Lettura socio-economica da strabuzzare gli occhi, che insieme al pacchetto elettorale assomiglia sempre più a un sogno a occhi aperti. Osservazione che non provoca però irritazione ma solo un sorriso disarmante di Nonini: «La dilagante cultura materialistica vuole convincerci che si vive una volta sola e che lo scopo di quest’esistenza è soltanto quello di procurare piacere ai sensi. Vivendo solo per mangiare, dormire, accoppiarsi e difendersi può sembrare bello ma, in verità, si spreca questa rara opportunità di porre fine alla permanenza dell’universo materiale». Risposta di chi spera di «costituire il partito dei vegetariani, allo scopo di raccogliere i voti di chi, come Leonardo, credono nel rispetto della vita a qualunque specie essa appartenga». Perle di filosofia spicciola che, qua e là, affiorano anche nel programma dove, tra l’altro, si prevede «di coprire strade e ferrovie per potervi edificare fabbriche, uffici, appartamenti, negozi e templi». Utopie? «Sì, ma delle cose semplici che non è vana fantasia di sognatore ma lucida consapevolezza dei problemi dell’esistenza e auspicio di una loro possibile soluzione».

E mentre i cronisti già si interrogano su quali possano essere le future delibere della giunta di Leonardo, dal civico 5 di via Val Petrosa, sede del centro culturale Govinda, Nonini propone a tutti gli elettori milanesi anche una palestra casalinga davvero singolare: «La bicicletta-lavatrice che col movimento delle gambe aziona la “centrifuga” per lavare i panni». Un modo davvero singolare per chiedere alle casalinghe un voto in più.

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