Sindaco democratico senza maggioranza Pdl: «Ci dimettiamo per tornare al voto»

Lamezia Terme (Catanzaro)Gianni Speranza, 56 anni, è il nuovo sindaco di Lamezia Terme. Ha battuto al ballottaggio la senatrice Ida D’Ippolito del Pdl, ma questo con molta probabilità non gli basterà a sedersi sullo scranno più alto del comune di Lamezia terme, quarta città della Calabria con 70mila abitanti.
Non appena il tribunale dichiarerà gli eletti del suo Comune, infatti, i consiglieri comunali del centrodestra si dimetteranno in massa perché Speranza, nonostante la vittoria del ballottaggio, nelle elezioni di 15 giorni fa non ha ottenuto la maggioranza in consiglio comunale. In pratica il neosindaco, per un infido gioco, si trova a guidare una città dove non ha i numeri per governare. Roba da non credere, ma il giochetto del voto disgiunto ha portato incredibilmente a questa situazione. Lamezia Terme è un punto cruciale della Calabria: qui, dagli inizi degli anni ’90, il consiglio comunale è stato sciolto per ben due volte per infiltrazioni mafiose, poi nel 2005 l’elezione di Gianni Speranza.
Con il nuovo primo cittadino, per tutti Giannetto, è iniziata una quotidiana battaglia per la legalità ed il modello del sindaco che opera nel concreto è diventato d’esempio per tutta la sinistra meridionale. I consiglieri del Pdl ieri hanno spiegato: «È un atto che sgombererà il campo da ogni ambiguità che potrebbe nascere; non possiamo infatti avallare il pressappochismo politico e soprattutto la precarietà politica che ci sarebbe con il sindaco Speranza». «La commissione elettorale dovrà assegnare i seggi, così come avviene da 17 anni in tutta Italia, in base ai voti ottenuti dalle liste, e questo ci darà 18 consiglieri contro i 12 di Speranza», tuona la senatrice D’Ippolito che ha sfidato il sindaco uscente nella tornata elettorale. «Speranza, rispetto a cinque anni fa, ha perso due punti percentuali al primo turno – sostiene ancora la D’Ippolito - questo significa che la città non ha apprezzato il suo operato. L’unica soluzione è andare di nuovo alle urne: a novembre si voterà per la città di Reggio Calabria e Bologna, quindi Lamezia potrà votare il suo sindaco».
Naturalmente il diretto interessato vede le cose in un altro modo: «Non è detto - dice - che il centrosinistra sia destinato a perdere nel Sud e in Calabria. Se allarga lo schieramento, se diventa una coalizione civica, se parla alla gente e fa vedere che c’è disinteresse e che le cose che si dicono si fanno, il consenso arriva».

Del Pd e del suo sfascio in Calabria, Speranza non vorrebbe parlare, lui non ha mai aderito al partito guidato da Bersani, ma la sua storia passata è simile a quella di tanti dirigenti democratici di oggi.
Il neoeletto alle spalle ha una lunga militanza con incarichi dirigenti di primo livello nel Pci, poi la sinistra democratica, adesso strizza l’occhio a Rutelli.

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