Il sindaco-deputato ridisegna Villafranca

Urgenza prima casa: Villafranca in Lunigiana risponde con 41 alloggi popolari. Sabato scorso la posa della prima pietra con don Giovanni Barbieri a benedire l'opera, il sindaco on. Lucio Barani a magnificare l'impresa e il presidente di Erp (Ente residenziale alloggi popolari) Argante Mussi a sottolinearne il valore intrinseco. In Località Tinale: macini un po' di Lunigiana fino ad entrare in Villafranca, prendi per la salita e arrivi a un'area disboscata. L'edificio sorgerà qui, lavori già appaltati e inizio a brevissimo. Pioggia battente, Barani ribadisce il successo politico che rappresenta la scelta del suo comune come sede dei nuovi alloggi. Ossigeno, in un frangente di crescita e prospettiva tracciata dall'onorevole e la sua giunta per Villafranca. Altro dettaglio significativo: le case verranno assegnate oltre a chi risiede a Villafranca, anche a chi mostra di averne necessità a Bagnone e Mulazzo. Il progetto traguarda un disagio complessivo. «Il piano terra - precisa Barani - sarà di proprietà del Comune. Una spazio considerevole a disposizione di tutti per eventi». Poi ci pensa Mussi a smontare il luogo comune della casa popolare-prodotto scadente: «Smettiamola di assoggettarci ad un retaggio del passato - insiste - l'edificazione di questi alloggi è nel segno della qualità: materiali ottimi e appartamenti ben strutturati e confortevoli». A corollario, l'adeguamento delle infrastrutture e quindi parcheggi e viabilità per facilitarne l'accesso. Un altro passo avanti in una Villafranca ridisegnata, che «sarà il faro e la protagonista non solo dell'economia provinciale, ma anche di quelle limitrofe», dichiara il suo sindaco, che snocciola i grandi progetti previsti nel Piano Strutturale del Comune.

Si parla di casello autostradale; centro commerciale-residenziale della Mercatone Uno con quasi 500 posti di lavoro; campo da golf a 18 buche; nuove scuole medie, istituto professionale e liceo scientifico; zona industriale; terme con l'imbottigliamento dell'acqua, ristrutturazione delle piscine coperte e realizzazione del palazzetto dello sport; sviluppo urbanistico, culturale e sociale delle frazioni e del capoluogo; raddoppio della Pontremolese; recupero del castello di Malnido e degli antichi borghi e realizzazione di un nuovo arredo urbano con piazze, parchi, aree di svago.

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