Ha la pelle bruciata dal sole di chi vive in Africa, Oscar Pistorius. Lo sguardo vivo di chi non ha alcuna intenzione di mollare e gli occhi chiari, che ieri mattina tradivano un po di emozione. Non si è ancora abituato ai flash dei fotografi il ventunenne di Pretoria che a undici mesi ha perso entrambe le gambe: stretto tra il sindaco e lassessore Terzi, ieri mattina sembrava un po imbarazzato.
Palazzo Marino, sala dellOrologio. Sono le undici quando Letizia Moratti gli consegna il sigillo della città. E in cambio lui che fa? Le regala due baci, di quelli che si riservano agli amici. Perché Oscar Pistorius è così: spontaneo e solare. Jeans e camicia azzurra, ma niente cravatta. «Le chiavi della città - spiega lassessore allo Sport e al tempo libero - per i suoi meriti sportivi e la sua tenacia». Poi laugurio a nome di tutta Milano: «Spero che riesca a partecipare alle Olimpiadi. Sarebbe un peccato se venisse tradito il sogno che lui rappresenta per tanti ragazzi».
Manca poco al verdetto finale: dopo la sua esclusione da parte della Federazione internazionale di atletica leggera, Pistorius ha fatto ricorso al Tribunale arbitrale dello sport di Losanna, che a fine mese dovrebbe esprimersi con la sentenza definitiva. Sotto accusa le sue protesi in fibra di carbonio, chiamate Cheetahs. Secondo la perizia effettuata lo scorso novembre dal biomeccanico Bruggermann, infatti, «Pistorius è in grado di correre alla stessa velocità di un atleta normale con un dispendio di energia inferiore del 25 per cento». Ma in più, «raggiunta una certa velocità, gareggiare con le protesi richiede meno energia addizionale che competere con gambe naturali». Lui però non vuole rinunciare a lottare per i 400 metri: «Sono positivo e non ho alcuna intenzione di mollare». Se dovesse arrivare un altro stop, nessuna tragedia: «Guardo già a Londra 2012 e nel frattempo continuo ad allenarmi».
Laltro giorno lha fatto sulla pista dellArena Civica: «Che ha definito fantastica», racconta Terzi. Come sottofondo musicale, «Via le mani dagli occhi», prossimo singolo dei Negramaro. Proprio allinterno dellArena, il gruppo salentino ha voluto girare lultimo videoclip che avrà come protagonista Pistorius. «Mi sono divertito molto - racconta il neo attore -, tutti i membri del gruppo sono davvero simpatici». Dalla musica al Tibet: «È una questione difficile - ammette - ma le Olimpiadi devono unire, non dividere.
Per ora in italiano riesce solo a dire «grazie», ma ama Milano e quando tornerà per il concerto dei Negramaro a fine maggio, promette: «Avrò imparato qualcosa di più».
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