Un sopralluogo al parco Lambro, per «toccare con mano» a distanza di una settimana dal disastro che ha colpito il fiume lo stato delle acque e il verde che le circonda. Ieri mattina il sindaco avrebbe dovuto sorvolare larea anche in volo, ma lelicottero è arrivato in ritardo di unora per cui solo lassessore allAmbiente Paolo Massari ha proseguito il controllo della situazione anche dallalto. «Ora che lemergenza è passata ha spiegato Letizia Moratti dopo aver camminato nel parco Lambro e averne monitorato lo stato dopo che la macchia oleosa ha contaminato il fiume e le sue sponde occorre occuparsi di due cose: riqualificare il letto e le sponde del fiume e rivitalizzare il parco in cui scorre. Sappiamo che Regione Lombardia sta già approntando un piano per il recupero del Lambro. Il compito del Comune sarà far rinascere il suo parco» Con questo obiettivo, Palazzo Marino pubblicherà un bando per assegnare una struttura interna ad oggi inutilizzata, a unassociazione per organizzare eventi e iniziative. Si tratta della «Capanna dello zio Tom», un edificio che «oggi è chiuso - fa presente il sindaco - ma contiamo di risistemarlo e offrirlo a una onlus. Ne ho già parlato con il presidente della Casa della carità, don Virginio Colmegna, e coinvolgerò don Antonio Mazzi». Il prete che gestisce il centro di recupero Exodus aveva lanciato un grido dallarme agli ambientalisti perché aiutassero a risistemare le sponde dopo il disastro. Lappello come sembra è stato raccolto in primis dalle istituzioni. Ma il Comune pensa anche al dopo, e a far vivere larea verde come punto di attrazione per i bambini e le famiglie.
Lassessore Massari ha ammesso che «lo spettacolo è triste, ma non lasceremo sedimentare lo sconforto, perché agiremo subito per risanare il Lambro e rendere più vivo e più sicuro il parco». Insieme «agli altri enti interessati, alle associazioni e ai cittadini ha concluso lassessore restituiremo il fiume a nuova vita, per poterlo riconsegnare a Milano finalmente limpido».
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