Cera anche la sorella Beatrice, tra le infermiere volontarie schierate ieri mattina al giardino di via del Cardellino, che il Comune ha dedicato proprio alle Crocerossine. Motivo in più forse perchè il sindaco Letizia Moratti, scoprendo la targa, si è commossa ricordando quelle «donne piene di coraggio che a testa alta hanno offerto braccia e cuori a scenari di morte. Ai soldati in trincea hanno saputo essere madri, sorelle, eroine sì ma per amore della vita». Lintitolazione di un giardino («scelto perchè evoca la tranquillità e il conforto che voi offrite da un secolo», spiega il sindaco) arriva proprio in occasione del primo centenario di fondazione del Corpo delle infermiere volontarie della Croce rossa italiana. «Cento anni - ricorda - in cui la storia europea segnata da due guerre mondiali si è intrecciata con quella delle Crocerossine», ma la Moratti ha ricordato anche Cristina Luinetti, linfermierina lombarda di 22 anni uccisa a Mogadiscio nel 93: «Nel suo testamento - ricorda - aveva scritto in caso di mia morte seppellitemi in alta uniforme da infermiera volontaria della Cri».
Mila Brachetti Peretti, ispettrice nazionale del Corpo, alla cerimonia ha ringraziato e rivolto un appello al Comune e a tutti i presenti: «Aiutateci a moltiplicarci e ringiovanirci.
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