Sindaco mister X, il Pdl lavora al «Progetto»

Sindaco mister X, il Pdl lavora al «Progetto»

(...) stati avvicinati dal Pdl per l’avventura del 2012 «ma che in realtà mai abbiamo sentito» spiegano i due parlamentari liguri.
A mettere ancora più sale all’iniziativa anche il fondo che il Giornale ha pubblicato ieri dove si chiedeva al centrodestra di smettere di lanciare candidature a caso che hanno l’unico effetto di indebolire la forza del centrodestra per una corsa alla carica di sindaco che appare davvero tutta da giocare. «Nomi da me nessun giornalista l’ha mai avuti, perché non abbiamo ancora individuato il profilo delle persone da coinvolgere - spiega Bornacin -. Inoltre, non avrei mai potuto indicare né Giovanni Gambardella, né Marco Desiderato se non altro perché sono persone stimabili ma con le quali non ho rapporti di alcun tipo». «Saranno state fughe in avanti di qualcuno che voleva divertirsi - gli fa eco Roberto Cassinelli -. Noi non stiamo ragionando sul profilo perché stiamo ancora costruendo un progetto di città».
Così il senatore e l’onorevole provano a fare quadrato e stanno calendarizzando incontri con il mondo professionale cittadino, le associazioni di volontariato e le realtà sociali per presentare ai genovesi qualcosa di più di un semplice programma: «Stiamo studiando Genova come mai abbiamo fatto in passato e il nostro messaggio per le prossime elezioni deve essere di fiducia verso i giovani perché non abbandonino la città per Milano o Londra - prosegue Cassinelli -. Si tratta di un percorso non semplice al termine del quale studieremo a chi proporre la candidatura».
Intanto, nelle orecchie dei due dirigenti cittadini suonano ancora le parole di Emanuele Basso ed Enrico Musso che venerdì scorso (durante la presentazione de L’Altra Genova) hanno teso la mano a Pdl e Lega Nord perché si possa tornare a dialogare sul nome del senatore che dal Popolo della Libertà se ne andò sbattendo la porta e facendo anche molto rumore: «Ad oggi mi sembra impensabile, ma in politica mai dire mai - ragiona Giorgio Bornacin -. Da parte di Musso ci dovrebbe essere un chiarimento di fondo una volta per tutte, perché alcune delle considerazioni fatte quando ha lasciato il partito vanno chiarite». Pensiero analogo a quello di Cassinelli che fu il primo sponsor di Musso nel 2007 quando portò il professore universitario da Claudio Scajola per proporgli la sua candidatura: «Lo ritenevo un buon sindaco e tutt’ora lo ritengo tale, ma oggi non è pensabile un’alleanza con lui. Deve cambiare i toni nei nostri confronti». Tra l’altro Musso sembra avere già incassato il «sì» di Futuro e Libertà, quindi una eventuale alleanza dovrebbe comprendere anche i finiani, scenario ritenuto poco plausibile dal senatore ex An: «Posizioni troppo lontane sul piano nazionale non ci permettono di ragionare con Fli - aggiunge -. E proprio gli scenari romani, con l’incertezza politica del momento, stanno condizionando la nostra azione: si parte dalle amministrative ma le politiche potrebbero essere dietro ad un angolo».
Insomma, ad un anno e mezzo dalle amministrative il centrodestra non ha fretta di buttare un nominativo sul piatto.

Si ragiona sui contenuti, poi verrà il candidato e nell’identikit del sindaco dei sogni Bornacin e Cassinelli hanno idee molto simili: «Giovane, in grado di comunicare, che comprenda i problemi della città e fedele alla coalizione». Ma il vero nome lo fa Cassinelli, «in questo momento mi viene in mente solo il mago Zurlì».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica