Il sindaco rilancia dopo il sì al prestito obbligazionario che consentirà di investire 174 milioni di euro in due anni «Fatti i bond, vendiamo la Sea» Albertini: «Ora che abbiamo trovato la strada dell’unità e della compattezza, non perdiamo altro

Le polemiche interne alla maggioranza, i «Milano bond» e gli investimenti futuri, la privatizzazione della Sea, lo stadio Meazza. Il sindaco Gabriele Albertini parla al termine del concerto tenuto ieri alla Scala in memoria del Maestro Carlo Maria Giulini, scomparso mercoledì.
«Negli ultimi giorni - ha detto il sindaco - la maggioranza si è espressa con decisione. Polemiche e incomprensioni sono un fatto transitorio». E invoca «la stessa compattezza per le prossime decisioni importanti, in primo luogo la privatizzazione della Sea».
Sul prestito obbligazionario che verrà emesso dal Comune, Albertini annuncia di voler utilizzare i fondi reperiti per nuovi investimenti: «Si tratta di 174 milioni di euro risparmiati in oneri finanziari da reinvestire e dedicare ai servizi per i cittadini».
Qualche parola anche sul Meazza, un «monumento dell’architettura moderna».

«Piuttosto che un nuovo stadio, stiamo studiando l’offerta di una concessione ultratrentennale affidata a una società mista, a cui il Comune stesso parteciperebbe con una quota di minoranza. Una soluzione più conveniente».

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