Roma

Il sindaco sale sul bus «Biglietto a un euro»

Inizia domani il «conclave del bilancio», il ritiro di giunta e consiglieri comunali in un albergo di Monteporzio Catone per approfondire gli aspetti, non solo del bilancio, «ma anche dello sviluppo e per uno stile diverso con cui Roma deve affrontare l’attuale situazione economica», come si legge in una nota del Campidoglio. Poi, lunedì, nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, il sindaco presenterà «il Rapporto alla Città. Bilancio 2010: dal risanamento allo sviluppo». «Di qui - spiega la nota - partirà un percorso di confronto, così da poter giungere all’approvazione in giunta il 25 con un testo spiegato ai cittadini e ampiamente verificato con tutte le realtà che operano sul territorio».
I cittadini, intanto, vorrebbero sapere se corrispondono al vero le voci che vorrebbero in arrivo una serie di «stangatine», compreso l’aumento del biglietto dell’autobus. Ipotesi, quest’ultima, che il sindaco nega decisamente: «Si tratta di un’illazione e di un’ipotesi che non ha fondamento nell’azione amministrativa. La mia smentita è netta». Ciò non toglie che sono in arrivo tempi cupi. E Alemanno non è intenzionato a fare sconti a Palazzo Chigi: «Se non avremo segnali chiari dal governo entro il 23 giugno non posso non aderire alla manifestazione dei sindaci convocata dall’Anci davanti al Senato per protestare contro la manovra. Il taglio ai comuni è molto pesante, i comuni sono oggettivamente gli enti locali più colpiti, molto più delle regioni, e credo che con alcune proposte di modifiche sul documento finale del direttivo riusciremo a trovare un accordo complessivo».
Preoccupati sono anche i presidenti di municipio. Ieri quelli di centrosinistra hanno fatto alcune proposte come l’istituzione di un fondo di solidarietà in cui andrà a finire il 50 per cento degli stipendi, bonus, benefit, contributi e sussidi di un anno di tutti gli amministratori pubblici, dai parlamentari nazionali ed europei ai consiglieri municipali fino a quelli circoscrizionali. In un documento, frutto della collaborazione dei minisindaci e di tutte le forze del centrosinistra e che dalla prossima settimana sarà discusso in tutti i consigli municipali di Roma, si chiede anche al sindaco Alemanno di predisporre immediatamente il bilancio comunale per garantire i fondi necessari per l’erogazione dei servizi essenziali per la cittadinanza, di salvaguardare il numero e il ruolo dei municipi della capitale ma soprattutto di potenziarli, dando loro capacità di governo locale a 360 gradi e autonomia di bilancio. «Mai i municipi romani sono stati maltrattati come in questi sei mesi - ha detto il presidente dell’ XI municipio Andrea Catarci - abbiamo prima subito, nel 2009, un bilancio ingiusto che favoriva i municipi del centrodestra; poi nel 2010 un bilancio fantasma e infine il governo ha dato il colpo definitivo all’operatività dei municipi. Se si devono dimezzare i costi della politica lo si deve fare dall’alto al basso e non solo a spese dei consiglieri municipali. Con questo fondo si riuscirebbe ad avere qualche miliardo di euro». «Vogliamo lanciare un allarme forte sul pericolo di estinzione delle amministrazioni locali - ha detto il presidente del X municipio Sandro Medici - Alemanno ha deciso di non difendere i municipi e non ha speso una parola in nostro favore». «Quest’amministrazione - ha detto il presidente del XV municipio Gianni Paris - ha individuato nei municipi e nei consiglieri, politici che davvero lavorano, il punto dove tagliare risorse.

C’è uno strabismo preoccupante, siamo di fronte al caos se si spengono i municipi si spegne Roma».

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