Cronache

«Sinistra bifronte sul Terzo Valico»

Davvero una strana seduta del Consiglio Provinciale, quella di mercoledì, una seduta di fine mandato in cui, tra la noia e la disattenzione, può capitare di tutto, anche che la maggioranza si spacchi su un tema di grande importanza come il terzo valico e crolli rovinosamente a terra, approvando una mozione con la quale si impegna la presidenza ad «intraprendere tutte le iniziative per giungere alla realizzazione dell'opera».
Più volte la minoranza ha presentato questo documento senza mai ottenere soddisfazione perché, con Rifondazione contraria, i DS diligentemente uscivano dall'aula alla spicciolata facendo mancare il numero legale o si escogitava qualsiasi altra astuzia per evitare il voto o per non assumere una posizione: questa volta è andata diversamente, per la costanza del Consigliere Cuneo dell'UDC supportato dal resto dell'opposizione, nel voler ripresentare per l'ennesima volta la stessa pratica. Con i voti favorevoli di Forza Italia, D.S., UDC, Margherita e A.N. il Consiglio delibera e finalmente si riesce a fare chiarezza sul percorso che si dovrà intraprendere.
Forse una prova di forza dei Democratici di Sinistra che hanno dovuto ingoiare l'amaro calice per cinque anni, forse qualche errore di valutazione su chi era presente in aula e chi a rilassarsi nei corridoi, fatto sta che Rifondazione è stata «gabbata» con la complicità del presidente Repetto che, nel giro di due ore, è riuscito a scontentare tutti. Infatti, intervenendo precedentemente sulla discussione relativa all'Afghanistan ed evidenziando come sarebbe più opportuno ipotizzare il ritiro dei nostri militari da tutti gli scenari di guerra, ha fatto arrovellare lo stomaco ai D.S. (e al Ministro D'Alema) regalando a Rifondazione Comunista una «polpetta avvelenata» il cui gusto si sarebbe assaporato con la votazione sul 3' Valico. Del resto, la mancanza del numero legale per poter continuare i lavori in Provincia è diventata ormai una costante e forse anche questo ha tradito gli esponenti di Rifondazione che, non riuscendo più a capire chi c'era e chi no, chi restava, chi se ne andava e chi tornava, alla fine ha fatto male i conti: Forza Italia infatti, che sul tema delle infrastrutture è sempre intervenuta sgolandosi in Consiglio, questa volta si è diradata silente durante la discussione della pratica per riapparire a sorpresa al momento della votazione.


A quel punto i 3 Kompagni di Rifondazione Comunista hanno avuto giusto il tempo di rientrare in aula per votare contro e tenere ferma la loro bandiera. Ma ormai era troppo tardi: presenti 24, votanti 23: favorevoli 20, contrari 3, astenuti 1: il Consiglio approva e la minoranza esulta sul Terzo Valico!
*Vice Capogruppo Forza Italia
in consiglio provinciale

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