La sinistra che vuol amministrare si spacca su Cascina Merlata

«Se questa è la sinistra che intende assumere la guida della città, non dà un segno di compattezza». Così il sindaco Letizia Moratti lasciando l’aula di Palazzo Marino ha commentato il voto favorevole al progetto di Cascina Merlata. Espresso dal consiglio nell’ultima seduta di gestione ordinaria prima della fine del mandato, varando l’accordo di programma per il nuovo quartiere da 9mila abitanti che sorgerà accanto all’area espositiva dell’Expo 2015. E che durante i sei mesi dell’evento ospiterà il villaggio degli addetti. A fronte del voto della maggioranza «solida», sottolinea la Moratti, «dall’altra parte abbiamo visto astensioni, persone che sono uscite e che hanno votato contro. Credo che anche di questo si debba tenere conto». E, invece, l’approvazione di questo progetto è «il modo migliore per festeggiare il compleanno di Expo». Compatto il centrodestra dopo la «strigliata» del sindaco, mettendo così a tacere i dubbi legati a un intervento interamente finanziato dalle cooperative. Voto favorevole anche dal Terzo polo, mentre il centrosinistra si spacca tra Pd e Sel che, malgrado i giudizi positivi sul progetto, hanno scelto l’astensione, Pdci che ha votato contro e sinistra radicale, Verdi e Idv che lasciano l’aula in segno di protesta. Dibattito scaldato da Basilio Rizzo (Lista Fo) che non risparmia bordate né al centrodestra, stigmatizzando il «ricatto del sindaco alla sua maggioranza», né al Pd accusato di aver accettato «un accordo di scambio come non se ne vedevano da anni». Secca la replica della Moratti: «Sono abituata a pensare bene degli altri e mi dispiace quando vedo che altri invece pensano male».
In mattinata, invece, la Moratti aveva, per la prima volta, perorato pubblicamente la causa del ripristino dei sessanta consiglieri comunali, sottolineando la necessità di garantire agli eletti la possibilità di svolgere al meglio gli impegni istituzionali con le delegazioni estere durante i sei mesi dell’Expo 2015. Senza, invece , preoccupazione per il taglio degli assessori da 16 a 12. «Non è il lavoro degli assessori che mi preoccupa - ha spiegato alla cerimonia per la fine del restauro della piazza di Santa Maria delle Grazie - è più la rappresentanza dei consiglieri che nella città sede di Expo dovranno ricevere le delegazioni di 130 Paesi nei sei mesi dell’evento e contemporaneamente lavorare in consiglio. Non so come sarà possibile». Il sindaco si è comunque rimessa alle decisioni del governo e soprattutto del Quirinale, che già in due occasioni ha stoppato la deroga ai tagli per Roma e Milano. Di certo la Moratti non teme l’aumento dei costi della politica.

«Il risparmio è stato calcolato in 500mila euro. Non è questo il problema, anche perché siamo sempre stati capaci di dimostrare di saper risparmiare su tutte le spese. Siamo stati i primi a tagliare le auto blu e nostra intenzione è continuare a farlo».

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