È alla Festa dellUnità che arriva la prima dichiarazione ufficiale di dissenso diessino sulla candidatura di Umberto Veronesi a sindaco di Milano. A parlare è Fabio Mussi, leader del Correntone della Quercia e vicepresidente della Camera, che interviene sul caso milanese alla vigilia della giornata conclusiva della kermesse dei Ds: «Cè qualcosa nelle dichiarazioni di Veronesi che non mi quadra perfettamente, anche se è un uomo che apprezzo e ho apprezzato come ministro della Sanità» dice Mussi, chiacchierando a margine di unoccasione molto politica e cioè lassemblea del Correntone, che si è svolta ieri allo spazio Coop della Festa.
I dubbi sono molto legati alla passione per la sinistra. «Non ho gradito - spiega il leader del Correntone - quelle dichiarazioni sul non sono né di destra né di sinistra perché, nel mondo, o si è di destra o si è di sinistra anche se con svariate sfumature intermedie». E ancora: «Quando ci si candida per una funzione amministrativa come quella di Milano, la politica centra». Sul tema interviene anche il consigliere regionale Marco Cipriano: «La disponibilità di Veronesi è importante, ma a me danno fastidio sia i detrattori che i sostenitori acritici. La cosa fondamentale è che poi siano i partiti della coalizione e le associazioni a sedersi intorno al tavolo per definire candidature e programmi».
Oggi pomeriggio sul palco per lintervento conclusivo saliranno i leader Romano Prodi e Piero Fassino, che concentrerà il suo intervento sul noto slogan: «Non si governa lItalia senza governare Milano». Interverrà anche il segretario provinciale dei Ds, Franco Mirabelli, che ripete: «Veronesi è una candidatura di grandissimo prestigio». Non sarà facile, però, trovare ununanimità intorno al suo nome.
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