La sinistra non guarisce la sanità della Regione

Gentilissimo Dott. Massimiliano Lussana, seguo con interesse gli articoli del Giornale, l'attenzione che Lei dedica ai problemi della sanità nella nostra Regione e noto con piacere che sulle pagine del quotidiano da Lei egregiamente diretto c'è sempre spazio per chi esprime le proprie idee in libertà e senza condizionamenti politici. Al riguardo, nell'articolo apparso sul Giornale di martedì 23 ottobre 2007, «sulla Sanità a firma Piero Randazzo»; leggo e condivido pienamente le riflessioni che egli fa, ciò nonostante faccio rilevare che queste sue valutazioni sono state più volte rimarcate sulle colonne della Sua testata dai vari Consiglieri Regionali di Forza Italia ed in particolare dal Consigliere Matteo Rosso ma nonostante ciò la Giunta Regionale continua a portare avanti il suo piano sanitario modificandolo continuamente senza tenere conto delle esigenze dei cittadini (vedi le manifestazioni fatte nel ponente).
Ma al Sig. Randazzo mi viene spontaneo porgergli una domanda. Egli si qualifica come responsabile della sanità di Unione a Sinistra e Sinistra Europea, quindi appartenente a questa maggioranza, che opera in regione, la quale si dimentica molto spesso durante la campagna elettorale i programmi esposti ai cittadini o in occasione di assemblee pubbliche, chiedo quindi a lui e a tutte le persone che operano sul territorio a contatto con la gente e che non condividono l'operato di questa giunta di dimostrare la loro coerenza nelle sedi istituzionali, dove esiste la possibilità di modificare le scelte altrimenti le sue riflessioni seppur condivise da tanti cittadini, restano soltanto parole al vento. PorgendoLe i miei più cordiali saluti La ringrazio per questa possibilità che ci da di partecipare alla vita del Giornale.
Capogruppo Forza Italia
V Municipalità Valpolcevera

Caro Direttore, innanzitutto La ringrazio per aver ancora una volta avviato un dibattito, in questo caso sulla Sanità, che permette a tutti noi di poter partecipare con il nostro contributo. Ho letto con attenzione l'articolo di Pino Randazzo, responsabile Sanità Unione a Sinistra, e ne ho condiviso gran parte del contenuto. Conosco Randazzo da tempo e so che è uomo di grande serietà e coerenza però, caro Direttore, sono amareggiato di continuare a sentire gente di sinistra che critica l'operato di Burlando e di Prodi ma al momento opportuno continua a votare a sinistra.
Randazzo sbaglia con le due dichiarazioni a scaricare le responsabilità della malasanità su «tutti i gruppi politici del Consiglio Regionale» perché quale esponente della sinistra dovrebbe ben sapere che l'Assessore Montaldo non accetta alcun dialogo con la minoranza e la Casa delle Libertà, come risulta dai verbali del Consiglio, ha sempre votato contro la riorganizzazione della Sanità voluta dalla Giunta Burlando.
Se Randazzo vuole davvero una sanità migliore per tutti i cittadini allora per primo dia l'esempio di coerenza chiedendo al Suo gruppo di abbandonare anche in Regione questa Giunta di centrosinistra che opera in modo disastroso; se invece, come sempre, prevarrà l'attaccamento alle poltrone, allora, sia Randazzo a dare l'esempio lasciando l'Unione a Sinistra per collaborare come libero cittadino competente in Sanità a costruire un progetto serio per la salute dei cittadini.
Altrimenti, caro Direttore, con la saggezza popolare dei nostri avi vien da dire «predica bene ma razzola male».
Dott.

Matteo Rosso
Consigliere Regionale
Vice Presidente Commissione Sanità


Carissimi Falanga e Rosso, da parte nostra, ci siamo limitati a pubblicare le parole di Randazzo. Ancor più significative proprio perchè vengono da un uomo fortemente di sinistra.

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