Damasco - I "complotti" e i tentativi esterni di interferire nella politica interna della Siria non faranno che rendere più forte Damasco: con queste parole il presidente siriano Bashar el-Assad, ha iniziato l’atteso discorso alla nazione. Il discorso - il primo in due mesi, il secondo da quando è iniziata la crisi - era molto atteso perché dovrebbe dare indicazioni su come Damasco intenda rispondere alle crescenti proteste popolari. Nelle ultime ore il governo siriano ha ricevuto un importante sostegno da Mosca, dove il presidente russo Dmitry Medvedev ha confermato che la Russia non appoggerà alcuna risoluzione Onu che autorizzi l’uso della forza in Siria.
Chi c'è dietro il complotto? "Non è certo la prima volta che la Siria è oggetto di un complotto, sin dal periodo pre-indipendenza" (1946, ndr). La Siria è vittima del complotto per la sua politica regionale... i complotti sono come i microbi, si diffondono nel corpo dove il corpo è più debole...", ha aggiunto il rais, che ha però assicurato che in questo terzo discorso non intende soffermarsi sul "complotto" ma preferisce concentrarsi sulle "questioni interne".
Momento cruciale Quello che la Siria sta vivendo è un "momento cruciale nella storia del Paese". Sostenendo che tutte le informazioni che circolano riguardo a lui, alla sua famiglia e al suo lavoro sono false, Assad ha sottolineato come sia stato versato "sangue innocente" in Siria. Il riferimento è ai numerosi morti durante la rivoluzione contro Damasco iniziata il 18 marzo a Daraa e che, secondo le organizzazioni per i diritti umani, avrebbe provocato 1300 morti. "Speriamo di ripristinare un’immagine di serenità e di integrità", ha poi detto Assad, ribadendo che "molti martiri sono caduti da entrambe le parti". Alle loro famiglie il presidente ha offerto le sue condoglianze.
Verso un'amnistia generale Il presidente siriano ha annunciato che intende concedere un’altra amnistia generale. "Ho chiesto al ministero della Giustizia di verificare la possibilità di concedere un’altra amnistia generale senza che la sicurezza dello Stato venga compromessa", ha detto il raìs parlando in diretta tv dall’aula magna dell’Università di Damasco.
In piazza riesplode la protesta Manifestazioni di protesta si registrano nella periferia di Damasco e nella città costiera di Latakia contro il presidente Bashar al-Assad.
Secondo quanto riferiscono alcuni attivisti dell’opposizione siriana, citati dalla tv araba al-Jazeera, le manifestazioni sono iniziate appena dopo il discorso pronunciato in mattinata dal capo di stato siriano, con l’obiettivo di esprimere disapprovazione per le sue parole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.