Sisma, Francesco, il baby eroe di Pescara del Tronto

Il 17enne Francesco per la città è un eroe ma lui dice: "Avrei dovuto salvarli tutti quanti"

Sisma, Francesco, il baby eroe di Pescara del Tronto

Si può essere eroi a 17 anni? Francesco lo è diventato la notte del sisma quando si trovava a nel parco di Pescara del Tronto, la frazione di Arquata, con alcuni amici suoi coetanei. Una quindicina di ragazzi tra i 14 e i 19 anni che si adoperano a salvare quante più vite possibili, ma tra loro perde la vita la giovane Arianna, travolta e uccisa dalle macerie.

I ragazzi vedono polvere ovunque e odono urla provenire da ogni parte. “C'era anche un inglese, - racconta Francesco al Messaggero - gridava hurry, hurry. Poi arrivano due adulti. Mi sono fermato. Una signora era bloccata sul letto, con un pezzo di tetto che non le permetteva di muoversi. L'abbiamo liberata e portata fuori”. Francesco, dopo averla salvata, riprende la sua corsa verso casa e nota che tutta la sua famiglia è salva, eccetto la nonna. Il ragazzo, allora, spacca un vetro e si tuffa da un muretto a picco su uno strapiombo dentro una finestra e riesce a portar fuori la nonna, ancora sotto choc.

Sono le 4 del mattino quando arriva la prima ambulanza e Francesco che, pur non avendo la patente, sa guidare, sposta l’auto di una signora che aveva a bordo i suoi due figli e che si trovava sotto una casa pericolante. Il 17enne, poi, torna al parco dove trova il cadavere dell’amica Arianna e i sopravvissuti radunati vicino alle fontanelle del paese. Francesco, alla fine, contribuisce a salvare almeno 7-8 persone e poi scoppia a piangere. “Ieri finalmente ho dormito otto ore”, racconta spiegando di non esservi riuscito nella sua casa di Roma ma solo in tenda con i suoi amici.

Nel campo di Pescara del Tronto Francesco è celebrato come un supereroe ma lui sminuisce:“A me non sembra, ho fatto il mio dovere salvare persone che conosco da una vita. Ne dovevo salvare di più, ma non ci sono riuscito”.

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