Sla, sostegno alla ricerca di Statale, Besta e Bicocca

La battaglia contro la Sla (sclerosi laterale amiotrofica) va avanti. L’agenzia di ricerca nata per combattere la malattia finanzia, con 2,5 milioni, alcuni progetti di laboratorio che puntano a trovare una soluzione al morbo che colpisce i motoneuroni. Tra i vincitori dei finanziamenti ci sono anche tanti ricercatori lombardi. Ad esempio i medici dell’istituto neurologico Besta che stanno studiando gli effetti dell’Epo, una proteina tradizionalmente nota come dopante, che potrebbe però diventare uno strumento importante nella terapia per il trattamento della Sla.
E poi scendono in campo anche i ricercatori del dipartimento di scienze neurologiche dell’università degli Studi: il loro studio è concentrato sull’efficacia del trapianto di cellule staminali, comprese le cellule derivate dai pazienti con la Sla familiare o sporadica, nei modelli animali della Sla.


Finanziamenti in arrivo anche per proseguire il progetto di Silvia Barabino, del dipartimento di biotecnologie e bioscienze dell’università Bicocca: in sostanza, lo studio si focalizza su piccole molecole coinvolte nell’espressione della produzione genetica e delle proteine con l’obbiettivo di approfondire i meccanismi cellulari che causano la malattia. L’agenzia italiana per la sclerosi laterale amiotrofica è nata tre anni fa per finanziare e promuovere la ricerca d’eccellenza e dare una reale speranza a chi soffre della malattia.

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