Haier sfida i grandi con le nuove TV. L'intervista a Emiliano Garofalo

Haier lancia la sfida nel mercato delle TV, anche top di gamma. Ecco la strategia e i piani dell'azienda nell'intervista al Country Manager

Haier sfida i grandi con le nuove TV. L'intervista a Emiliano Garofalo

In un mercato dove tutti inseguono il listino più basso, Haier prova a cambiare strategia puntando su contenuti, tecnologia e servizi. L'offensiva parte da San Siro, con un evento nel tempio del calcio meneghino e con un partner come DAZN a fianco del marchio cinese.

Emiliano Garofalo

Prezzo? Solo se porta valore

In Italia i televisori si vendono al prezzo medio più basso d’Europa. Una condizione che rende difficile emergere se l’unica leva è quella del costo perché il cliente insegue le promozioni "da cestone". Ma per Emiliano Garofalo, Country Manager di Haier Italia, è un approccio limitante: “Non partiamo dal prezzo, partiamo dalla creazione di valore”.

La strategia passa da una selezione mirata di modelli, una gamma che tecnologie che sfidano la fascia alta del mercato (OLED, Mini LED) e altre che guardano ad un prezzo più accessibile. L'abbonamento DAZN da 12 mesi è compreso nel prezzo per tutti gli OLED, tutti i Mini LED e la maggioranza dei QLED.

Il calcio per vendere i TV in Italia

DAZN è il partner chiave per i prossimi due anni, e l’integrazione è profonda: l'obiettivo di Haier è di proiettarci nell'offerta di DAZN fin dall'accensione, e si parla anche del tasto DAZN incluso direttamente sul telecomando, come già accade su alcuni modelli più recenti per Netflix o Prime Video ad esempio, basti pensare al nuovo telecomando degli ultimi modelli di LG:

Per chi è refrattario allo sport che in Italia interpreta il detto latino "panem et circensem", Haier propone un'altra partnership, quella con Nintendo.

Qui si sfrutta l'altra "debolezza" degli italiani, il gaming: il nostro è un Paese dove si vendono più console per il gaming (PlayStation, Xbox e Nintendo Switch sono quelle principali) ed è per questo che l'isola di Haier nei punti vendita, lo spazio espositivo dove si potranno provare le TV, avrà sia la parte dedicata al calcio, sia quella gaming con la nuova Nintendo Switch 2.

Haier OLED

La nuova gamma TV di Haier, OLED per la qualità, QLED per le dimensioni

Haier non produce pannelli, nel mondo sono pochissimi i produttori e nell'alto di gamma i fornitori principali sono LG Display e Samsung Display. L'azienda cinese, però, ha lavorato su tutto quello che ruota intorno al pannello: supporto completo HDR, Google TV come sistema operativo. E sull'IA? Garofalo è netto: “Non serve dire che c’è l’IA, se poi non migliora davvero l’esperienza. Meglio poche cose utili che cento inutili”.

Scendendo nel dettaglio dei modelli, Haier entra nel mercato con una gamma che copre diverse fasce di prezzo. Al vertice c’è l’OLED C95 da 65 pollici, con un listino di 2.399 euro: un modello pensato per chi cerca la massima qualità dell’immagine, soprattutto nei contenuti ad alto contrasto come film e sport in HDR (anche HDR10, HDR10+ e HLG) e nella qualità dei neri.

Scendendo di fascia si incontra il QD-MiniLED M90, sempre da 65 pollici, proposto a 1.199 euro, disponibile anche nelle versioni M96, M95 e M80: un'alternativa interessante che punta su una retroilluminazione più evoluta rispetto ai classici LED. M96 arriverà entro fine 2025 e sarà quello più scenografico visto che arriva a 115 pollici di diagonale.

Chi cerca le dimensioni può puntare sul QLED S90 da 98 pollici, un “maxischermo” da 2.999 euro che punta tutto sull’effetto immersivo dato dall'alto polliciaggio. Più equilibrati nel rapporto qualità/prezzo sono il QLED Q80 da 55 pollici (799 euro) e il QLED S80 da 75 pollici (1.199 euro), entrambi dotati di Google TV, supporto HDR e porte HDMI 2.1 per il gaming.

L’ombra lunga del bianco, Candy e la strategia di successo

Il modello di riferimento per Haier è quello che si è già dimostrato di successo con la sua divisione del bianco, quella dei grandi elettrodomestici. L'azienda, per chi non lo sapesse, è la proprietaria del marchio Candy, e negli ultimi anni è cresciuta in un mercato molto competitivo. In sei anni è passata da 180 a oltre 400 milioni di euro posizionandosi al primo posto nel settore di lavasciuga, frigoriferi multidoor, lavaggio e elettrodomestici da incasso con i brand Haier, Candy e Hoover.

L'obiettivo, adesso, è replicare questa strategia nel mondo TV, ma senza giocare la partita di Samsung e LG. “Non guardiamo le loro quote, guardiamo al nostro perimetro” spiega Garofalo, ma è ovvio che in un mercato che è saturo, la traduzione di questa frase è semplice: prendere quote dei concorrenti esattamente come fatto nel mondo degli elettrodomestici.

Mr Liu Haier
Mr. Liu, General Manager di HQD TV PL

Un hub per la smart home

Il TV Haier è anche un tassello dell’ecosistema hOn, la piattaforma per la smart home di Haier. Era un pezzo che mancava: negli anni, hOn ha permesso agli utenti di avere un'app per gestire gli elettrodomestici, ma mancava un centro di controllo, un elemento visivo e interattivo al centro della casa connessa.

Riuscirà nell'impresa? Lo scopriremo, perché c'è chi ha dubbi sul fatto che la smart home possa essere gestita da un televisore visto che la domotica vera è di tutt'altra caratura, ma per gli utenti meno smaliziati può essere utile.

Niente fabbriche in Italia, ma la promessa di più lavoro

Parlando con il Country Manager di Haier, è inevitabile affrontare il tema degli asset industriali italiani. A Brugherio (MB) resta operativo il sito storico per le lavatrici (Candy), ma oggi non è più una fabbrica: è un hub europeo per componentistica, servizi di assistenza e Ricerca & Sviluppo. Così la sede cresce per numero di dipendenti, anche se con mansioni e competenze differenti rispetto a prima.

Insomma, neanche per le TV c'è speranza di una produzione Italiana, d'altronde costerebbe troppo, ed è per questo che la Cina fa la parte del leone.

Però, con questo attacco in grande stile in una nuova categoria di prodotto, l’azienda prevede una crescita dell’occupazione nel nostro Paese.

Haier Nintendo

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