«Illogico». Così appare, al sostituto procuratore generale di Milano Piero De Petris, il ragionamento con cui, il 27 aprile scorso, la Corte dappello ha assolto Silvio Berlusconi dallaccusa di aver corrotto i giudici romani nella vicenda Sme. Il sostituto pg ha presentato ricorso in Cassazione contro quella sentenza, chiedendone lannullamento alla Suprema Corte.
«La constatata presenza presso lufficio gip del Tribunale di Roma con presidente Renato Squillante di più procedimenti riguardanti società o persone del gruppo Fininvest dà infatti ragione - sostiene De Petris - della convenienza tanto per Berlusconi quanto per Previti, che nellinteresse del primo ha sempre agito, di mettere a libro paga il capo di tale articolazione, al fine di assicurarsene la piena e incondizionata disponibilità ad interventi o pressioni su altri magistrati dellufficio a presidio del tornaconto di Fininvest».
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