Niente pareggio di bilancio per lItalia, almeno fino al 2017. Il Fmi gela il governo Monti, proprio mentre sta salutando con soddisfazione lapprovazione al Senato del disegno di legge costituzionale che introduce nella Carta appunto il pareggio di bilancio. Un risultato rivendicato orgogliosamente dallo stesso presidente del Consiglio, subito dopo la votazione: «Era un voto importante. Bisognava esserci e cero».
Ma per il Fondo monetario internazionale, che pure rivede al rialzo leconomia globale, lItalia sprofonda invece nella recessione più cupa: nei prossimi due anni il Pil del nostro Paese registrerà una flessione dell1,9 e dello 0,3 per cento, classificandosi maglia nera in Europa. Nello stesso periodo, invece, il prodotto interno lordo mondiale crescerà del 3,5% e del 4,1 per cento.
«Noi siamo più ottimisti», replica Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca dItalia, difendendo la possibilità di raggiungere il pareggio entro la scadenza del 2013. «In tutte le previsioni ci sono margini di tolleranza, se si arriva vicini al pareggio è già un grosso risultato». E il governatore della Banca dItalia, Ignazio Visco gli dà manforte, affermando che la ripresa italiana può avvenire «già dalla fine di questanno», a condizione che i tassi di interesse sul debito «si stabilizzino», e che la situazione internazionale migliori. Ma il Fondo guidato da Christine Lagarde snocciola una serie di numeri che lasciano poco spazio alle illusioni: il deficit-Pil italiano si attesterà questanno al 2,4% a fronte di un debito al 123,4%. Nel 2013 il deficit calerà all1,5%, per arrivare all1,1% solo nel 2017.
In ogni caso, il miglioramento dei conti pubblici dipende da quanto leconomia italiana crescerà. La prima luce in fondo al tunnel si dovrebbe intravedere, sempre secondo le stime del Fondo, alla fine del prossimo anno, quando, nel quarto trimestre, il Pil è previsto in aumento dello 0,7 per cento. Ma sulle stime oltre il 2013 cè incertezza, anche a livello mondiale: i rischi restano, avverte il Fmi, e fra questi lEuropa è il maggiore.
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