Allo Smeraldo il pop folk dei Tazenda

Duemilasette da incorniciare per i Tazenda, il gruppo sassarese precursore della rimonta della musica etnica applicata al pop agli inizi degli anni Novanta. Grazie a un album, «Vida», a lungo nella top 10 dei dischi più venduti, e a un singolo, «Domo mia», tra i più trasmessi in radio e «scaricatissimo» in Internet.
Dietro la riscossa dei Tazenda, stasera allo Smeraldo per la premiére della tournée teatrale, c'è lo zampino di Eros Ramazzotti, che ha pubblicato il disco sulla sua etichetta personale e che in «Domo mia» ha accettato la sfida di cantare in dialetto sardo. Il modo migliore, forse, per omaggiare un amico, Andrea Parodi, la voce storica del trio sardo, che si è spenta nell'ottobre del 2006.


Lo show milanese alternerà brani di «Vida» - accanto a Gigi Camedda (tastiere) e Gino Marielli (chitarra) c'è ora il cantante Beppe Dettori - ad alcuni classici del repertorio: da «Spunta la luna dal monte» (la loro hit, presentata a Sanremo nel 1991 insieme a Pierangelo Bertoli) a «No potho reposare», un tradizionale della canzone popolare sarda, nel quale, miracoli della tecnologia, i Tazenda di oggi si sono ritrovati a duettare sul filo dell'emozione proprio con il compianto Andrea Parodi.
Smeraldo, piazza XXV Aprile
stasera, ore 21
ingresso 30/25/20 euro

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