da Roma
Il quotidiano La Repubblica la ritiene notizia addirittura più importante dello scontro Italia-Francia sullenergia (titolone scontato, «Prodi: basta con Berlusconi»). Persino Il Manifesto si lascia sedurre da palloncini e coriandoli allamericana e dedica la fotona di prima pagina (titolo arguto: «Prodigio»). Gli alleati rifondatori invece ridimensionano la notiziona - ovvero la kermesse elettorale dellUlivo allEur - al reale peso sulla vita di ciascuno. Vedere Liberazione in edicola ieri mattina: in prima pagina neppure un richiamino mignon. Il resoconto è a pagina quattro: spallina a due colonne, come si dice in gergo. Titolo fattuale: «Il giorno dellUlivo. Prodi: Da qui nasce il partito democratico».
Scivolone giornalistico o scelta meditata? Considerato il direttore Piero Sansonetti, non ci sono dubbi. E la motivazione dello scarsissimo peso riservato agli alleati campeggia lì a fianco: stessa pagina, apertura a sei colonne: «La Grosse koalition da battere. A Berlino come a Roma», resoconto dellesecutivo di Sinistra europea tenuto a Roma. Come ha già detto e dirà ancora il segretario Bertinotti, il pericolo maggiore dellUnione è quello di essere risucchiati dalla fusione tra «liberismo estremo e quello temperato», escamotage per la tutela degli «interessi forti».
Come in Germania, come allEuroparlamento, dove forze già socialdemocratiche e forze popolar-conservatrici si sono messe daccordo e confondono le acque.
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