L’altra notte alcuni addetti della società Autostrade, a piedi, hanno portato acqua e zucchero per un neonato che aveva urgente bisogno di latte. Alcuni carabinieri, invece, hanno raggiunto miracolosamente un diabetico che non aveva nulla da mangiare per permettergli di ingerire il suo medicinale salvavita. I camionisti impietositi hanno regalato coperte a donne e bambini intirizziti dal freddo. Storie di umana sopravvivenza in un inferno durato troppe ore lungo l’A1 tra Firenze e Arezzo bloccata per ghiaccio e neve. Migliaia di automobilisti, tra cui pure il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, hanno trascorso oltre 24 ore al gelo senza alcun genere di conforto per le pessime condizioni in cui hanno dovuto lavorare i soccorritori. Questo incubo collettivo ha visto uno spiraglio solo ieri pomeriggio quando è stato riaperto il tratto chiuso tra il bivio dell'A1 con l'A11 e Valdichiana. Soccorsi e spazzaneve sono arrivati insomma con 24 di ritardo. Meglio tardi che mai...La situazione ora è in lento miglioramento ma i blocchi che si sono formati - con mezzi fermi perché privi di gomme termiche o catene - non sono risolti. Tutti i mezzi spazzaneve e spargisale a disposizione stanno lavorando senza interruzione. Sulla zona non nevica più, il problema ora è il ghiaccio sulla carreggiata. Il disastro stradale non è stato ancora domato e già piovono interminabili polemiche. Gli automobilisti inferociti accusano la mancanza di soccorsi, ma il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ribatte che «c’è stato un sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate».
Un disastro evitabile dunque, ma non per il governatore toscano Enrico Rossi, che, invece, ha annunciato una class action con le segnalazioni dei cittadini il rimborso dei danni e denunce contro «chi non ha fatto il suo dovere: Mauro Moretti di Ferrovie dello Stato, Pietro Ciucci di Anas e i Benetton di Società Autostrade per l'Italia». Anche l’ispettorato della vigilanza sulle concessioni autostradali dell'Anas ha disposto una verifica ispettiva su alcune tratte dell'A1, dell'A12 Livorno-Rosignano e dell'A24 Roma-L'Aquila per “verificare l'operato delle società concessionarie nella gestione delle emergenze e individuare le eventuali responsabilità”. Il solito rimpallo di responsabilità, insomma, che avviene mentre il ministro Altero Matteoli, dopo la paralisi del traffico, autorizza la circolazione dei tir nel fine settimana e sostiene che è tempo di “risolvere i problemi, poi c'è tempo per le responsabilità”. E per domani convoca al ministero Anas, Fs, Autostrade e Protezione civile. In attesa delle inchieste, non ci rimane che pensare alle previsioni del tempo.
Gli esperti ci confortano. Da oggi il quadro comincia a cambiare: arriveranno dall’Atlantico nuove correnti occidentali, più miti. Insomma, il clima sarà meno pungente, ma non mancheranno le piogge, almeno fino a martedì. Per Natale nessuno si sbilancia, dipende come si muoverà l’ennesima perturbazione in arrivo. Il tempo sembra dare una tregua dopo che nel resto della penisola il gelo ha causato disagi sulle autostrade e interruzioni sulle linee ferroviarie, con ripercussioni fino a Roma.
In Abruzzo, le temperature sono ancora polari con punte di -11 a Sulmona e -16 a Pescasseroli.
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