Possono tirare un sospiro di sollievo Fastweb e Telecom Italia Sparkle. Il giudice Aldo Morgigni ha infatti concesso un paio di giorni alle due società per presentare i documenti «anticommissariamento» ed evitare così leventuale confisca dei proventi derivanti dallattività svolta. Lo hanno detto gli avvocati di Fastweb, Franco Coppi, e di Sparkle, Paola Severino. «Il gip ha rinviato perché deve decidere su varie istanze presentate dai pm e dalla difesa - ha spiegato Coppi -. Si cerca di evitare una soluzione eccessiva». Tra le proposte avanzate da Fastweb per evitare il commissariamento totale cè quello di consegnare ai controlli solo il ramo dazienda «infettato» dal traffico telefonico fittizio. Non sono invece state promesse le dimissioni dellamministratore delegato Stefano Parisi, anche lui indagato. Parisi gode della fiducia dellazionista di riferimento di Fastweb, ossia Swisscom, e vuole restare. I giudici però pare che siano propensi ad evitare il commissariamento solo se saranno allontanate tutti gli indagati nominando altri dirigenti. Telecom Italia, che controlla il 100% di Sparkle, in questo senso ha messo le mani avanti. La società ha infatti deciso di conferire a un soggetto terzo indipendente dotato dei necessari requisiti di competenza lincarico di svolgere una verifica del sistema di controllo interno.
Un comunicato riporta che i dipendenti indagati sono stati tutti sospesi e che quelli che allepoca dei fatti ricoprivano la carica di amministratori in Telecom Italia e in Sparkle (ossia Riccardo Ruggiero e Stefano Mazzitelli) hanno lasciato il gruppo. In Borsa Fastweb è salita dello 0,56% mentre Telecom è scesa dello 0,56%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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