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Giornata del gatto: sei segnali per capire il linguaggio dei tuoi mici

Il 17 febbraio si celebra la giornata internazionale del gatto, il felino riservato e indipendente che nel nostro paese ha superato i 7 milioni di esemplari domestici

Giornata del gatto: sei segnali per capire il linguaggio dei gatti

"Un gatto non farebbe mai amicizia con qualcuno che non è ben disposto verso di lui. I gatti non sbagliano mai sulle persone". Così lo scrittore israeliano Amos Oz descriveva il felino più amato al mondo, il gatto, che oggi - 17 febbraio - celebra la sua festa. E sono oltre 7 milioni quelli che hanno trovato famiglia in Italia.

Istituita dall'International Fund for Animal Welfare nel 2002, la Giornata internazionale del gatto è festeggiata in Italia dal 1990, quando una rivista di settore lanciò un sondaggio per fissare la data della ricorrenza, che celebra il felino che ha conquistato l'uomo per la sua indipendenza, giocosità ma anche per l'affetto incondizionato che dona. Capirli rimane un mistero anche se di manuali per interpretare i loro miagolii e i loro gesti ne sono stati scritti a centinaia. Instaurare una comunicazione profonda e speciale con loro è, però, possibile e non solo a livello di sensazioni.

Come comunicano i gatti

Miagolii, movimenti della coda e delle orecchie, gesti del corpo e vocalizzi. Questi sono i modi con i quali il nostro amico gatto comunica con noi. Prestare attenzione a ciò che ci dice e a come si muove può aiutarci a capire i suoi bisogni, ma anche a comprendere ciò che vuole trasmetterci. Perché sì, i gatti sono in grado di parlarci e dirci se stanno male o semplicemente se voglio coccole e attenzioni. Guardarli con insistenza negli occhi, però, non è una buona pratica meglio una carezza sulla testa o un grattino sotto al mento. Gli odori, invece, li lasciano ai loro simili in grado di interpretarli in una comunicazione tutta loro.

Capire il gatto dalla posizione delle orecchie

Spesso, per comprendere cosa vuole dirci il nostro gatto o capire in che stato d'animo si trova, basta osservare le sue orecchie, che possono essere paragonate a un'antenna parabolica. Se sono dritte e rivolte leggermente in avanti significa che il nostro felino è tranquillo. Se le orecchie sono invece dritte ma rivolte verso i lati significa che il gatto è in allerta e si sta concentrando su qualche rumore. Quando è impaurito e sulla difensiva, il nostro animale avrà le orecchie appiattite mentre se sta per attaccare o prepara un agguato le sue orecchie si piegheranno ai lati della testa, alle estremità.

Cosa capire dai segnali con la coda

Per il gatto la coda rappresenta un'appendice in grado di comunicare il suo stato d'animo. Contrariamente al cane, se il felino scodinzola c'è da preoccuparsi perché significa che è agitato e nervoso. Meglio se la coda rimane dritta e verticale, con la punta leggermente arricciata, perché in questo modo il nostro gatto vuole comunicarci che è sereno e felice. Il pelo irto a ingrossare la coda, invece, non è mai un buon segnale perché ci dice che il nostro felino è molto impaurito o è arrabbiato. La coda distesa e in posizione orizzontale, invece, è il loro modo di dirci che sono interessati.

Cosa significa quando i gatti fanno le fusa

Insieme ai miagolii, le fusa fanno parte del modo di comunicare dei gatti. Il significato di questi piccoli brontolii è sostanzialmente positivo ed è associato a un suo generale stato di benessere e felicità. Basti pensare che spesso lo fa quando si struscia alle nostre gambe. Il gatto fa le fusa quando lo coccoliamo, quando fa "il pane" su una coperta per coricarsi ma anche per comunicarci affetto e riconoscimento o tranquillizzarsi quando ha avuto paura. Secondo recenti studi le fusa avrebbero l'effetto di un analgesico che l'animale usa anche quando prova dolore.

Cosa ha il gatto che si sdraia spesso

Il gesto di sdraiarsi spesso non deve essere frainteso o per lo meno non deve preoccupare. Il gatto è tendenzialmente sedentario e la posizione sdraiata è la più confortevole. Se si corica sulla schiena e si posiziona a pancia in su, però, significa che vuole la nostra attenzione. Si tratta di un segnale di fiducia, come quello di dormire addosso al proprio padrone, che sta a significare che è pronto a ricevere coccole o a giocare con noi.

Perché il gatto alza la schiena

La schiena inarcata, a creare una sorta di gobba, associata al pelo che si drizza è un chiaro segnale che il gatto è intimorito da qualcuno o qualcosa e che si sta mettendo sulla difensiva. Ben diverso se alla schiena inarcata e al pelo irto si associa una postura laterale: questo sta a indicare che il gatto si sta difendendo da qualcosa e è pronto a combattere. Si tratta di una specie di meccanismo di difesa per apparire più grosso e minaccioso agli occhi del suo avversario.

Che posizione assume il gatto quando sta male

Il primo segnale che deve destare preoccupazione è se il gatto tende a nascondersi. Quando il felino prova dolore o ha un problema di salute, infatti, è sfuggente e tende a rimanere più a lungo fuori casa. Se è abitudinario, invece, cercherà di nascondersi in qualche posto inconsueto e meno frequentato dell'abitazione.

Anche il verso gutturale emesso dal nostro felino è un chiaro segnale che qualcosa non va, una sorta di campanello d'allarme che non può essere ignorato.

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