
I “crimini storici”. Parte da qui l’ultima crociata woke destinata a travolgere la Gran Bretagna. Sì, perché il Paese, secondo chi denuncia, dovrebbe staccare assegni milionari per il suo passato colonialista. Non si tratta di una boutade: l’Africa ha aderito a una campagna per chiedere risarcimenti a Londra per i “crimini storici” e per “l’ingiustizia sistemica”.
Come riportato dal Telegraph, l’Unione Africana ha chiesto "risarcimenti significativi" alle "ex potenze coloniali" per lo sfruttamento delle persone, del territorio e delle risorse del continente. In occasione di un vertice dei leader africani e caraibici ad Addis Abeba, il capo della Commissione dell'Unione Africana ha chiesto "giustizia riparatrice e vera liberazione". Mahamoud Ali Youssouf, il politico gibutiano in carica, ha dichiarato che le due regioni lavoreranno insieme per "onorare i nostri antenati, elevare i nostri discendenti e rivendicare il nostro destino comune in libertà, giustizia e unità".
L'Unione Africana è pronta a presentare le proprie richieste di denaro sulla scia delle richieste di migliaia di miliardi di dollari da parte delle nazioni caraibiche. Poiché la Gran Bretagna controllava un quarto del continente al culmine dell'Impero, le richieste di risarcimento non riguardano solo la tratta degli schiavi – a cui partecipavano i regni africani – ma più in generale il "colonialismo" e la continua "ingiustizia strutturale e sistemica". Anche gli stessi regni africani trassero profitto dalla tratta degli schiavi, ricorda il giornale: erano loro a fornire africani già schiavizzati agli schiavisti europei. Tra i casi citati quello di re Ghezo del Dahomey (l'attuale Benin), che chiese agli inglesi di non abolire la tratta degli schiavi poiché redditizia per il suo regno.
I 15 stati membri della Comunità Caraibica (Caricom) hanno insistito per ottenere un risarcimento per la schiavitù per oltre un decennio e hanno presentato alle ex potenze coloniali un "piano in 10 punti" per i risarcimenti. Non solo un risarcimento finanziario, ma anche scuse formali complete, cancellazione del debito e aiuti per lo sviluppo economico e l'istruzione. L'Unione Africana sta cercando di recuperare terreno nella causa caraibica e, secondo quanto appreso dal Telegraph, una filiale dell'organizzazione multinazionale è stata incaricata di elaborare politiche per ottenere risarcimenti.
Tra soldi richiesti e cose da restituire, c’è un altro aspetto che non possiamo non considerare.
Tra gli addebiti woke ce n’è uno che riguarda il cambiamento climatico: le “nazioni industrializzate” del Nord del mondo hanno “la responsabilità storica del degrado ambientale”. Per il momento è tutto.